Oggi le azioni tecnologiche sono delle vere e proprie sorvegliate speciali.
Infatti come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi le azioni tecnologiche stanno perdendo tanto di valore e le aziende tecnologiche stanno licenziando tantissimi dipendenti.
In generale è tutto il comparto della tecnologia ad apparire in forte sofferenza. Proprio quelle grandi aziende del mondo tecnologico come Google, Facebook, Amazon, eccetera che fino a ieri vedevano le loro azioni salire continuamente oggi sono in una condizione di forte debolezza. Le cause di questa debolezza sono molteplici.
Innanzitutto i timori della recessione pesano molto su un comparto come quello tecnologico molto esposto ai cicli dell’economia. In secondo luogo molti ritengono che la crescita del settore tecnologico sia arrivata ad una sorta di livello di saturazione e che crescere oltre nell’immediato sia impossibile.
Ma inoltre c’è anche da dire che la tecnologia ha reso paradossalmente obsoleta tanta forza lavoro di questi grossi campioni della tecnologia e quindi le azioni tecnologiche chiaramente stanno soffrendo. Ma se le azioni tecnologiche stanno soffrendo non bisogna pensare che questo sia un problema legato soltanto a chi possiede queste azioni.
Infatti le azioni tecnologiche e la loro debolezza potrebbero sembrare un problema che non riguarda chi non possiede questo genere di azioni. Dunque chi non ha azioni Facebook Google Amazon eccetera potrebbe sentirsi al sicuro da questo momento di difficoltà. Tuttavia i gestori degli etf negli anni passati hanno utilizzato le azioni tecnologiche come un vero e proprio Jolly.
Infatti oggi le azioni tecnologiche sono inserite in tantissimi fondi di investimento che magari hanno anche poco a che fare teoricamente con la tecnologia. Il ragionamento è semplice. Siccome le azioni tecnologiche fino ad oggi sono sempre cresciute tanto era una buona norma da parte dei gestori di Fondi di investimento inserirle quasi sempre un po’ in tutti i fondi.
Quindi le azioni tecnologiche erano un vero e proprio Jolly e inserirle in un fondo significava garantire a quel fondo comunque uno sprint in più. Questo ragionamento è anche comprensibile infatti se per anni le azioni tecnologiche hanno sempre performato bene inserirle in un fondo poteva sembrare una buona idea perché il fondo sicuramente sarebbe apparso più brillante.
Con una performance più brillante del fondo ecco che più potenziali clienti lo avrebbero sottoscritto e quindi il cerchio continuava ad alimentarsi.
Ma oggi tanti Italiani si ritrovano con fondi che teoricamente non dovrebbero c’entrare nulla con la tecnologia ma che invece hanno nel loro paniere proprio azioni tecnologiche. Quindi se si hanno fondi di investimento è sempre il caso di verificare se tra le azioni sulle quali il fondo punta ci siano anche azioni tecnologiche.
Starà poi all’investitore capire se il possesso di quelle azioni tecnologiche è realmente di suo gradimento oppure no. Tuttavia anni e anni di utilizzo delle azioni tecnologiche come un vero e proprio Jolly Hanno finito per renderle estremamente presenti nei fondi di investimento. Quindi sia voi che i vostri amici fareste bene a verificare quanto realmente siete coinvolti con le azioni tecnologiche magari anche a vostra insaputa.
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