Buone notizie per molti cittadini. Con la nuova legge di bilancio del governo sono previsti 700€ in più ai lavoratori
Potrebbe arrivare ben presto un attesissimo aumento sullo stipendio per moltissimi cittadini italiani che sono alle prese con il caro vita. Da ormai un anno, infatti, l’inflazione si è letteralmente abbattuta sul nostro Paese e, a quanto pare, non intende fare prigionieri.
Ad aumentare, infatti, è stato il prezzo dell’energia sulle bollette, seguito in maniera repentina dal prezzo del carburante, delle materie prime e dei prodotti al supermercato. Una situazione che ha impoverito moltissime famiglie italiane che devono fare i conti con un pericolosa inflazione e una crescente perdita di potere d’acquisto. Tuttavia, ci sono buone notizie per molti cittadini. Con la nuova legge di bilancio del governo sono previsti 700€ in più ai lavoratori.
700€ in più ai lavoratori: come funziona
A seguito della Legge di Bilancio 2023 il governo è riuscito ad attuare un aumento di circa 58€ sulla busta paga per quei lavoratori che non superano i 1.923€. Coloro che hanno un reddito mensile inferiore a questa cifra, quindi, potranno usufruire di una riduzione dell’aliquota contributiva di circa il 3%, che porterebbe una crescita dell’importo di circa 58€ lordi sulla busta paga, circa 700€ in un anno. Chi, invece, non super i 2.692€ al mese di reddito potrà ottenere uno sgravio del 2%, ottenendo un aumento di 54€ lordi.
Un elemento positivo di questa norma è che l’esonero verrà calcolato mensilmente e, dunque, se il lavoratore sfora i requisiti di reddito per una sola mensilità, il beneficio verrà solamente ridotto e non cancellato. Si tratta di un fattore particolarmente importante e vantaggioso per il lavoratore, il quale potrà contare anche su questo aiuto. Per poter usufruire dello sgravio fiscale, inoltre, è necessario presentare domanda tramite gli appositi canali previsti.
Hanno diritto a richiedere e ottenere l’agevolazione fiscale tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati, tranne i lavoratori domestici. Questi, infatti, non potranno fare domanda. Possono invece partecipare e richiedere il sostegno anche i lavoratori con rapporti di apprendistato. Il taglio fiscale comprenderà le mensilità del periodo che va dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023. Questo sarà applicato sulla retribuzione lorda e viene considerata l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
Come fare domanda
L’Inps ha diffuso tutte quelle che sono le indicazioni per poter fare richiesta dell’atteso taglio fiscale. Secondo le norme i massimali di riferimento verranno maggiorati nel mese di dicembre con la tredicesima. Nel caso in cui, invece, la somma totale non supera i massimali previsti, sarà tenuta in considerazione anche la quattordicesima.
I datori di lavoro che hanno già erogato le buste paga e i cedolini dei mesi di gennaio 2023, e che non hanno avuto la possibilità di effettuare con l’esposizione dei codici di competenza, potranno portare a conguaglio gli importi valorizzando i codici nel flusso UNIEMENS di febbraio 2023. Il governo aspira intanto a portare il taglio del cuneo fiscale al 5%.
