Superbonus 110% non smette mai di stupire. Ogniqualvolta lo si dà per definito, con tutte le correzioni apportate, ecco che spuntano nuove questioni che potrebbero portare ad ulteriori correzioni. E via così, all’infinito…
Il Superbonus 110%. Sembrava tutto finito con le modifiche apportate dal governo di Giorgia Meloni ed inserite nella Legge di Bilancio 2023. Ed invece, giorno dopo giorno, arrivano proposte di ulteriori aggiornamenti e modifiche parziali che attengono soltanto determinate tipologie di immobili.
Pertanto nuove proposte, ed immaginiamo, nuove polemiche, andranno a toccare la misura pentastellata. In questo momento quali sono le nuove proposte riguardanti il Superbonus 110% e chi le ha avanzate? Cerchiamo di scoprirlo insieme e, soprattutto, vedere se sono proposte che avranno qualche possibilità di essere attuate.
Superbonus 110%, chi lo ama e chi…
Superbonus 110% e Reddito di cittadinanza. Movimento 5 Stelle contro Fratelli d’Italia. Giuseppe Conte contro Giorgia Meloni. Quanti scontri verbali sulle due misure fortemente marcate Movimento 5 Stelle. I due leader, Giuseppe Conte e Giorgia Meloni, per l’intera campagna elettorale, datata estate 2022, hanno spiegato i motivi del perché occorresse mantenere le due misure e perché, invece, era necessario modificarle sostanzialmente.
Riguardo la misura del Superbonus 110% il nuovo governo ha apportato delle novità. Per l’anno appena iniziato la detrazione fiscale è scesa infatti dal 110% al 90% e questo potrebbe influire negativamente sulla misura. Per i successivi anni è facile immaginare che il Superbonus andrà a perdere quasi tutta la sua attrattiva con le detrazioni fiscali che continueranno, inesorabilmente, a scendere. Nonostante ciò c’è chi richiede ancora proroghe mirate. Quali proroghe e chi le richiede?
Secondo le informazioni in possesso del quotidiano romano, Il Messaggero, il partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia, è tornato alla carica chiedendo al governo di integrare con alcune modifiche la misura pentastellata. Le modifiche riguarderebbero specificamente gli alloggi popolari come case popolari e cooperative. Le eventuali modifiche al Superbonus saranno oggetto degli emendamenti al decreto Milleproroghe sul quale si sono già avviate le prime discussioni.
Il fine che intende perseguire Forza Italia è far sì che gli alloggi che sono gestiti dai Comuni, dalle Province e dalle Cooperative, possano usufruire fino al 2026 delle detrazioni fiscali originari della misura, ovvero il 110%. Ma non soltanto il partito di Silvio Berlusconi pensa a modifiche da apportare in corsa al Superbonus, anche il Movimento 5 Stelle, che la misura ha ideato e fatto approvare, chiede alcuni correzioni. Quali?
La richiesta pentastellata
Se Forza Italia punta dritto verso gli alloggi popolari, il Movimento 5 Stelle vira in direzione delle villette. Ma se le istanze del partito forzista, facente parte della coalizione che ha vinto le elezioni e che sostiene il governo guidato da Giorgia Meloni, hanno possibilità di essere ascoltate, la richiesta specifica del movimento che vede a capo l’ex premier, Giuseppe Conte, rischia di durare lo spazio di in mattino.
Gli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle, al momento del passaggio in Senato del decreto Milleproroghe, riguardano la possibilità che anche le abitazioni unifamiliari possano ancora usufruire del massimo grado di detrazione fiscale. Per far sì che abbiano ancora l’aliquota del 110% il Movimento chiede di “prorogare al 30 giugno 2023 il termine per la conclusione dei lavori e al 31 dicembre 2022 lo stato di avanzamento dei lavori al 30%“, queste le parole di Stefano Patuanelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Bilancio del Senato, riportate da quifinanza.it.