Non tutti sanno che ad oggi i pedaggi auto possono essere rimborsati fino addirittura al 100% in alcuni casi, ma come richiederli?
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ovvero l’Antitrust, aveva emesso una sanzione nei confronti di Autostrade per l’Italia. C’erano stati dei severi ritardi nell’erogazione degli indennizzi per i disservizi causati dai cantieri sulla rete autostradale gestita dalla società. Così la stessa aveva deciso di dare il via libera al sistema di rimborsi tramite il cashback. Ma come avvengono?
Va detto che il sistema di rimborso attuale ha avuto troppe debolezze: tempi di attesa lunghissimi, errori nei rimborsi e molto spesso rimborsi assenti. È per questo che le proteste vorrebbero arrivare ad un nuovo piano di rimborso facile ed automatico che riesca a risarcire il guidatore rispettando i termini ogni qual volta che ci siano problemi sulla viabilità.
Anche il Codacons, ad esempio, ha espresso la propria posizione riguardo la questione dei rimborsi del pedaggio per gli automobilisti che hanno subito disservizi sulle autostrade. Secondo il presidente Carlo Rienzi, gli attuali rimborsi sono insufficienti e devono essere integrati con indennizzi in denaro per i disagi patiti. Ciò significa che la società non dovrebbe essere costretta a pagare solo i ritardi di oggi, ma anche tutto ciò che è stato accumulato negli anni precedenti. A suo dire, gli utenti delle autostrade hanno dovuto pagare i pedaggi anche in situazioni in cui la rete era afflitta da gravi disservizi come code e ritardi causati da lavori e cantieri di ore ed ore.
Per Rienzi, in caso di gravi ritardi e disagi lungo le autostrade, sarà necessario riconoscere anche un indennizzo diretto agli automobilisti, come accade nel settore del trasporto aereo in caso di ritardo (nonostante non funzioni sempre). In ogni caso dal punto di vista di Autostrade ci dovrà essere un cambiamento nel regolamento per mala gestione di lavori e traffico.
I consumatori che hanno diritto ai rimborsi riceveranno quindi una percentuale compresa tra il 25% e il 100% del pedaggio pagato in relazione alla fascia chilometrica percorsa e al tempo di ritardo accumulato a causa dei disservizi causati dai cantieri. Si tratta di rimborsi automatici che terranno conto del metodo di pagamento del pedaggio utilizzato dagli automobilisti. Il tutto sarà gestito tramite l’apposita applicazione Free To X, da poter scaricare gratis sul proprio smartphone. In questo modo, il cliente non dovrà fare nient’altro che aspettare il rimborso.
A tal proposito, Altroconsumo ha deciso di intraprendere una class action a supporto degli automobilisti italiani. Gli interessati possono aderire all’azione legale collettiva accedendo al sito e lasciando il proprio numero di telefono. Un rappresentante di Altroconsumo contatterà successivamente l’utente per completare l’iscrizione. In caso di successo dell’azione legale, i partecipanti saranno informati per ottenere il risarcimento previsto, che è stimato in un importo medio di 220 euro. Questo perché di base Altroconsumo, così come la maggior parte dei patentati italiani, lamenta l’aumento costante del costo dei pedaggi sulla rete autostradale italiana, nonostante il calo degli investimenti nella manutenzione delle infrastrutture.
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