Continuano gli aiuti economici rivolti alle famiglie. In questo caso il bonus arriva direttamente alle neo mamme con neonati, con un importo di 400 euro con cui provvedere ai bisogni primari del neonato. Ecco chi può richiederlo e in che modo.
Oltre all’assegno unico, altri bonus concorrono ad aiutare i neo genitori con un neonato in casa. Un primo bonus che può essere sfruttato è quello della carta acquisti, una carta ricaricabile che può essere richiesta per ogni bambino sotto i 3 anni.
Questa permette di provvedere alle spese per i generi alimentari di tutta la famiglia, offrendo un aiuto in più per sfamare il nuovo nato. Tuttavia gli 80 euro ogni 2 mesi della carta acquisti non fanno esattamente la differenza, specie se pensiamo a quante spese extra servono quando nasce un figlio a una coppia. Dal 15 febbraio, quindi entra in scena anche il bonus latte artificiale, un corposo aiuto per tutti i neo genitori in difficoltà.
Il contributo erogato dal bonus latte artificiale arriva ad un massimo di 400 euro per ogni neonato. Il bonus è valevole per i mesi di allattamento del bambino, quindi fino a che il neonato non raggiunge il sesto mese di vita. In particolare questo bonus è pensato per quelle mamme che hanno problemi di allattamento naturale al seno e che, per questo motivo, devono ricorrere al latte artificiale, da cui il nome del bonus. Ovviamente questa è una spesa in più per le famiglie che il Governo ha deciso di coprire con dei fondi statali. Non tutti possono richiedere direttamente il bonus latte artificiale; c’è bisogno di soddisfare alcuni requisiti di reddito e di situazione medica.
Come si ottiene il bonus latte artificiale
A poter richiedere il contributo al Comune possono essere soltanto le donne con comprovati problemi medici di allattamento tali da costringerle a ripiegare sul latte artificiale. Per fare alcuni esempi, questi problemi possono derivare da malattie come la Sindrome di Sheenhan, un’infezione da HTLV 1 o HTLV 2, alattogenesi ereditaria, ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria o mastectomia bilaterale. Tra le possibili cause che portano a poter ricevere il bonus vi è anche la morte della madre durante o a seguito del parto. In questo caso è il padre a beneficiarne.
Il bonus viene gestito e corrisposto dai Comuni, che rendono il valore del bonus latte artificiale sotto forma di rimborso, con il massimo fissato a 400 euro. Le domande possono essere inviate dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023 e il bonus andrà a coprire le spese già effettuate per l’acquisto del latte artificiale necessario per il bambino.
Altri requisiti richiesti
Per poter ottenere il bonus occorre che il nucleo familiare abbia un ISEE non superiore a 30.000 euro. Tutti i moduli e le informazioni rispetto a come fare la domanda e quali documenti allegare sono reperibili sul sito dell’ASST Melegnano Martesana. Tuttavia possiamo anticipare cose sia necessario per completare la domanda:
- Una certificazione medica della patologia da cui è affetta la madre per cui non riesce ad allattare naturalmente il figlio;
- Una prescrizione del medico;
- L’attestazione ISEE del nucleo familiare in corso di validità;
- I giustificativi di spesa affrontati, nel periodo valido ai fini dell’ottenimento del bonus.