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Assegno unico 2023, tagli in vista: chi non fa questo rischia di perdere tutto

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Anna Antonucci

Con le nuove direttive, l’Assegno unico potrebbe subire un netto taglio: ecco perché potresti perdere tutto.

La situazione economica in Italia resta ancora precaria. Purtroppo, l’aumento dell’inflazione non mira ad arrestarsi e per ora è sull’8,1%. La situazione, abbastanza grave, impedisce a migliaia di famiglie italiane di arrivare serenamente alla fine del mese.

Assegno unico
Assegno unico, rischia di essere tagliato: ecco a chi (Ilovetrading.it)

Anche se si sta adottando sempre più la regola del risparmio, sia sui beni alimentari che sulle bollette, il disagio è all’ordine del giorno. I costi per le utenze sono infatti aumentati del 50% rispetto al 2021, quindi si sta cercando di tagliare le spese e soprattutto evitare gli sprechi.

La nota positiva resta nel fatto che molti bonus, che avevano scadenza per il 31 dicembre 2022, sono stati rinnovati. Tra questi, quello sulla prima casa under 36, quello psicologico e quelli sociali. Resta ancora in vigore anche l’Assegno Unico per le famiglie con figli a carico, che va a racchiudere tutti i bonus precedentemente attivi che riguardavano le famiglie. Questo, però, sta subendo dei tagli: ecco cosa bisogna assolutamente fare per cercare di non perderlo.

Assegno Unico: perché si rischia di perderlo

L’Assegno Unico è un contributo economico che viene erogato a favore delle famiglie con figli a carico fino all’età di 21 anni e senza limiti di età se si ha qualche figlio con disabilità. Questo, potrebbe essere più sostanzioso a partire da marzo, ma solo se si vanno ad aggiornare le informazioni sul proprio ISEE.

INPS
L’INPS ridurrà l’assegno Unico: ecco a chi-Ilovetrading.it

La nuova Legge di Bilancio del nuovo esecutivo, infatti, prevede un aumento. L’importo mensile passa da 100 a 150 euro per tutte le famiglie con almeno 4 figli. Aumenta invece del 50% l’assegno per le famiglie con 3 o più figli a carico che hanno un’età compresa tra 1 e 3 anni, con un ISEE fino a 40.000 euro. Aumenta del 50% l’assegno per le famiglie con figli al di sotto di 1 anno di età.

Tuttavia, affinché questo avvenga, è necessario presentare il proprio ISEE, quindi la propria situazione reddituale, aggiornata. La quantificazione verrà infatti fatta in base alla Dichiarazione Sostitutiva Unica che dovrà essere inviata entro il 28 febbraio 2023.

Se ciò non dovesse avvenire, le famiglie vedranno tagliato il proprio importo e quindi riceveranno un quantitativo minimo previsti per l’ISEE oltre ai 40.000 euro, corrispondente quindi a 50 euro per ogni figlio minorenne. Tuttavia, con l’assegno Unico del mese di marzo ci sarà anche un conguaglio che presenterà tutti gli arretrati, solo però se si è presentato l’ISEE 2022 entro il 30 giugno.

Quanti sono i beneficiari dell’Assegno Unico

L’INPS ha pubblicato alcune statistiche molto interessanti riguardo questo incentivo. Da gennaio a novembre 2022 ci sono state circa 6 milioni di domande per 9,3 milioni di figli. La maggior parte residenti al Nord (circa il 46%) contro il 34% al Sud. Un dato che, forse, in tanti non si aspettavano. Eppure, ci sono state più domande nell’Italia settentrionale che in quella meridionale.

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