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Agevolazioni per donne disoccupate: esonero totale confermato anche quest’anno

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Claudia Manildo

Anche nel 2023 è possibile richiedere le agevolazioni per donne disoccupate, il Governo meloni ha confermato l’esonero

Tra le novità del Governo Meloni, c’è sicuramente anche molta attenzione alla questione donne e donne/mamme. Lo Stato darà delle agevolazioni (seppur minime) per le donne che si trovano in difficoltà. Ad esempio, per quanto riguarda le donne disoccupate, anche in questo 2023 è stato confermato l’esonero integrale dal pagamento dei contributi. C’è da specificare che si tratta di una presa di posizione già presente nella Legge di bilancio del Governo precedente, poi confermata con la legge di bilancio 2023 per quanto riguarda tutte le assunzioni effettuate entro il 31 dicembre del 2023. Ma di cosa si tratta nello specifico?

Assunzioni donne
Assunzioni donne – ilovetrading

Si tratta di un esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di importo pari a 8 mila euro annui, a favore dei datori di lavoro che assumono donne svantaggiate e disoccupate da 6, 12 o 24 mesi, a seconda dei casi. Non si tratta di un’agevolazione sessista rivolta solo alle donne, ma venuta fuori dal fatto che i dati ISTAT spiegano che anche in Italia esiste ancora un gap molto alto tra le assunzioni maschili e femminili: un uomo non solo avrà uno stipendio più alto, secondo le statistiche, ma anche molta più probabilità ad essere assunto rispetto ad una donna.

Il divario è dato soprattutto dalla ‘preoccupazione’ dell’azienda nell’assumere una donna che potrebbe rimanere incinta. È giusto quindi che lo Stato cerchi di intervenire laddove ci sia questo tipo di comportamenti sessisti che purtroppo, a volte anche inconsciamente, limitano la carriera di tante donne.

Bonus assunzioni donne 2023: come richiedere l’esonero contributivo del 100%

Si tratta di un esonero contributivo a favore dei datori di lavoro che assumono donne lavoratrici nel biennio 2021-2022 e, grazie alla proroga inserita nella Legge di Bilancio 2023, anche nel 2023. I beneficiari hanno diritto ad uno sgravio del 100% sui contributi dovuti dal datore di lavoro, fino ad un importo massimo di 8 mila euro all’anno, così come previsto dall’ultima Manovra (fino al 31 dicembre 2022 il limite era di 6.000 euro annui).

La misura, introdotta dalla Legge di Bilancio 2021, fa parte del pacchetto di incentivi introdotti dal Governo per fronteggiare la crisi economica e il calo dell’occupazione derivate dall’emergenza epidemiologica da covid-19, prima, e dalla crisi in Ucraina, poi. In sostanza il beneficio ha lo scopo di favorire l’assunzione di lavoratrici da parte delle aziende.

Disoccupazione donne
Disoccupazione donne – ilovetrading

In particolare, l’Istituto ha precisato che l’esonero contributivo previsto dal nuovo bonus per assumere donne può essere concesso per l’assunzione di donne svantaggiate, ovvero:

  • donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;
  • donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, indipendentemente dall’età;
  • lavoratrici che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere;
  • donne di qualsiasi età, ovunque residenti, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

Sono compresi i datori di lavoro del settore agricolo e quelli che rientrano nelle seguenti categorie:

  • enti pubblici economici;
  • Istituti autonomi case popolari trasformati in base alle diverse leggi regionali in enti pubblici economici;
  • enti che per effetto dei processi di privatizzazione si sono trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico;
  • ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato,
  • aziende speciali costituite anche in consorzio,
  • consorzi di bonifica;
  • consorzi industriali;
  • enti morali;
  • enti ecclesiastici.
     

     

     

    Datori di lavoro esclusi

    • le Amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado, le Accademie e i Conservatori statali, nonché le istituzioni educative;
    • le Aziende ed Amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo;
    • le Regioni, le Province, i Comuni, le Città metropolitane, gli Enti di area vasta, le Unioni dei comuni, le Comunità montane, le Comunità isolane o di arcipelago e loro consorzi e associazioni;
    • le Università;
    • gli Istituti autonomi per case popolari e gli ATER comunque denominati che non siano qualificati dalla legge istitutiva quali enti pubblici non economici;
    • le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
    • gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;
    • le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale;Sono invece esclusi dal beneficio:

      Attenzione: il periodo agevolato con il bonus assunzioni donne è fruibile per:

      • 12 mesi, in caso di assunzione a tempo determinato o di proroga di rapporto a termine;
      • 18 mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato e di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine già agevolato o non agevolato.
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