PostePay, l’amatissima carta prepagata di Poste Italiane. Una comodità per milioni di italiani. E per milioni di italiani un motivo di continua apprensione. Perché?
Fa parte della grande famiglia di Poste Italiane. Tanti l’hanno scelta a scatola chiusa, perché la sua “famiglia” è sinonimo di serietà. In pochi anni la carta prepagata PostePay ha sbaragliato la concorrenza, ma non i male intenzionati.
Il pericolo è costante perché è la carta più utilizzata per i pagamenti e sono tanti coloro che cercano i carpirne i segreti…e i denari. I possessori della carta prepagata PostePay non sono tranquilli. E hanno ragione.
PostePay, un marchio, una garanzia
E’ un prodotto di Poste Italiane. “E ho detto tutto“, direbbe qualcuno. Era il 2018 quando la popolarissima azienda pubblica italiana ha sfornato la sua carta prepagata. Detto, fatto. Il successo è stato immediato, perché dietro quella carta c’è una storia lunga 160 anni. In quattro anni una della carte prepagate in circolazione, è divenuta “la carta prepagata”. La più amata e cercata agli italiani.
Proprio, però, questo suo straordinario successo ha fatto si che la carta PostePay diventasse l’obiettivo più ambito dei male intenzionati. Il pagamento con la carta di credito, o debito o, appunto prepagata, è diventata la normalità per un gran numero di persone. La carta prepagata PostePay rappresenta l’eccellenza di questa modalità di pagamento e pertanto anche la più ambita…per le truffe informatiche.
Questo non fa dormire sonni tranquilli ai suoi possessori. PostePay sfrutta il circuito Visa e può essere intestata anche a minori, questo perché è il proprietario della carta a decidere l’importo che deve essere ricaricato e questo è un innegabile vantaggio. Il problema della carta PostePay è quando su di essa è caricata una somma importante per un acquisto di valore.
E’ in quel momento che il pericolo può presentarsi sotto forma di truffa. E la truffa può avere quattro volti ben precisi:
- clonazione della carta;
- phishing;
- pagamenti di acquisti mai arrivati a destinazione;
- ricariche e pagamenti effettuati da terzi.
Come difendersi?
I casi di clonazione della carta e delle ricariche e pagamenti effettuati non dal titolare della carta bensì da altri, attengono ad attacchi di hacker che sono riusciti nella truffaldina operazione di clonare la carta PostePay. Per quanto riguarda, invece, il phishing, questa modalità di truffa avviene quando si riescono a carpire i dati della carta o i dati personali del titolare.
Solitamente le finte mail o i messaggi che contengono falsi link dove è possibile accedere soltanto dopo l’inserimento delle proprie credenziali o del numero della carta, sono le trappole dove far cadere i malcapitati. Senz’altro più complessa è la situazione che attiene ad un prodotto pagato ma mai arrivato, poiché risulta sempre complicato dimostrare che il pacco non sia effettivamente giunto a destinazione.
E se per dimostrarlo si forniscono fotocopie di documenti personali, si rischia poi di fare il gioco del truffatore. In questi casi è bene denunciare immediatamente quanto accaduto agli organi competenti in maniera che siano poi loro a dare la caccia ai truffatori. PostePay, la carta prepagata desiderata da tanti, anche dai…truffatori.