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Gestori telefonici: la nuova stangata è peggio di quella sul gas “rabbia”

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Stefano Vori

Dai gestori telefonici arrivano comunicazioni che avremmo preferito non leggere. Soprattutto in un momento già estremamente complicato come quello che stiamo attraversando.

Aumenti. Se è vero che ci si abitua a tutto, è anche vero che aumento dopo aumento la situazione generale sta assumendo contorni sempre più drammatici. Il salto in alto dei prezzi ha quasi accerchiato le economie di milioni di famiglie e sempre più si stringe una letale morsa che nemmeno i sostegni statali riescono ad allentare.

Tariffe
Gestori telefonici (I Love Trading)

Non passa giorno che non ci arrivi qualche devastante comunicazione di aumenti riguardanti settori di primaria importanza. Ecco quindi che dopo la crescita esponenziale delle bollette di acqua, luce e gas e poi ancora dei beni primari, della benzina, delle rate del mutuo, all’appello degli aumenti si è aggiunta una voce che mancava ancora al triste elenco. I gestori telefonici hanno comunicato i loro aumenti. Complimenti per il tempismo!

Gestori telefonici, che mazzata “inevitabile”!

Peggio che andar di notte. Da un anno a questa parte sembra davvero che un destino cinico e baro si diverta ad offrirci, quasi quotidianamente, delle notizie che mirano a complicarci maledettamente un’esistenza già di per sé non propriamente tranquilla. Quando si attraversa una grave crisi economica le brutte notizie sono quasi “inevitabili”, così com’è “inevitabile” che a brutta notizia ne seguano tante altre come “inevitabile” conseguenza. Viviamo in un momento dove le economie di numerosi stati sono in estrema difficoltà. E le medesime difficoltà, si ritrovano, nelle dovute proporzioni, all’interno di milioni di famiglie.

Gli ultimi dodici mesi, ovvero dallo scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina, sono stati uno stillicidio di drammatiche novità che non hanno fatto altro che aggiungere preoccupazione a preoccupazione. Dalla crisi energetica, che ha generato bollette impagabili ad un’inflazione mai così alta che ha fatto salire, in maniera spropositata, i prezzi anche dei beni di prima necessità. E l’aumento dei prezzi è sempre più dilagante e tocca ormai tutti i settori. E’ proprio questo che rende la situazione sempre più insostenibile per tanti. In un contesto economico-sociale già così complicato non sentivamo assolutamente la necessità di essere informati degli aumenti che andranno a toccare un altro settore sensibile: la telefonia.

Gli aumenti

Tra breve arriveranno anche i rincari riguardanti la telefonia, sia per quanto attiene il settore dei fissi che quello dei mobili. Già due colossi come Tim e WindTre hanno inviato le comunicazioni ai loro clienti. Facile immaginare che le altre compagnie seguiranno a ruota. Ecco quindi che l’aumento generalizzato dei prezzi ha toccato anche i gestori della telefonia. Non una scelta aziendale ma una dolorosa conseguenza del caro prezzi che sta caratterizzando questo periodo storico. Sempre a proposito di “inevitabili” conseguenze. Le società telefoniche hanno comunicato che gli “inevitabili” aumenti delle tariffe partiranno dal prossimo anno, nel 2024.

Segretaria
Gestori telefonici (I Love Trading)

Alcuni gestori hanno già comunicato inoltre, indicativamente, a quanto ammonteranno gli aumenti previsti. Tim ha annunciato che l’aumento sarà, al massimo, del 10% e varrà per tutti i suoi clienti, vecchi e nuovi. Una scelta decisamente diversa è stata attuata da WindTre che parla espressamente di aumenti dei costi che toccheranno la quota del 5% e che riguarderanno, però, soltanto i nuovi clienti. Ecco quindi che anche il settore della telefonia, altro ambito che coinvolge praticamente l’intera popolazione, ha annunciato “inevitabili” aumenti dei costi. Non è difficile immaginare, purtroppo, che a questi “inevitabili” aumenti dei costi seguiranno molte, “inevitabili”, dolorose insolvenze.

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