Fai attenzione a non farti fregare. Richiedi l’indennità per il freddo sul lavoro: è un tuo diritto. Ecco come chiederla
Spesso il posto di lavoro, soprattutto quando si tratta di svolgere mansioni pratiche e all’aperto, non è tutelato da chi dovrebbe secondo le normative stabilite dalla legge. A soffrirne sono infatti soprattutto i lavoratori che svolgono mansioni manuali e impegnative.
In particolar modo, il nostro pensiero va a quei lavoratori che svolgono la loro mansione sulle strade, al freddo o in orari particolarmente difficili. È ovvio che, in questi casi, la difficoltà lavorativa (così i requisiti di resistenza) sia molto più alta. Tuttavia, è importante rispettare i diritti dei lavoratori in ogni occasione: ecco perché in questo articolo ti parliamo dell’indennità per il freddo sul lavoro. Ecco come richiedere il tuo diritto.
Come richiedere l’indennità per il freddo sul lavoro
Lavorare al giorno d’oggi non è la cosa più facile, soprattutto se si tratta di mansioni particolarmente faticose e debilitanti. Non tutti i lavori tendono ad avere le caratteristiche moderne delle mansioni d’ufficio caratterizzata dall’assenza di particolare fatica fisica o “rischio”. Ma per chi svolge lavori usuranti il discorso cambia e potrebbe certamente valutare di dover fare più attenzione. Ma non tutti sanno che è possibile richiedere l’indennità per il freddo sul lavoro.
Questa è infatti correlata all’ambiente di lavoro in cui le temperature possono essere particolarmente fredde e prevede un risarcimento economico che miri a ripagare le relative difficoltà. Lavorare in un ambiente freddo, infatti, non è per nulla facile e potrebbe avere anche delle serie conseguenze sulla salute: ecco perché le normative vigenti prevedono una vera e propria indennità per quei dipendenti che si occupano di mansioni immersi in condizioni di questo tipo.
Ci sono infatti lavoratori che svolgono la propria mansione all’interno di una cella frigorifera oppure in ambienti esterni, anche se in condizioni climatiche sfavorevoli, come l’inverno. Per tutelare la salute dei lavoratori, la quale potrebbe essere debilitata per via del freddo, la legge prevede delle procedure e dei compensi economici a cui i datori di lavoro devono fare necessariamente riferimento. Secondo quanto stabilito all’interno del Ccnl (Contratti collettivi nazionali del lavoro) sarà possibile ottenere di un’indennità inserita automaticamente in busta paga, la quale farà salire dall’8 al 12% lo stipendio per le ore lavorative in ambienti freddi. Inoltre, dovrà essere garantito l’equipaggiamento adatto al contesto lavorativo.
Chi può richiederla
Le normative di riferimento si trovano nel Decreto Legislativo 81/08 e nell’articolo 2087 del Codice Civile. In questi articoli viene esplicitamente dichiarato che, quando non si può cambiare la temperatura dell’ambiente lavorativo è possibile adottare “in difesa dei lavoratori” misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione.
Inoltre, è necessario rispettare anche delle pause lavorative che variano a seconda della temperatura dell’ambiente lavorativo. Nello specifico, con temperatura tra +15 e +10 la durata mina della pausa riscaldamento è di 10 minuti; con temperature da 10 a -5 la durata minia è di 10min; con temperature tra -5 e -18 è di 15 min; con temperatura tra -18 e -30 la pausa è di 30 minuti minimo; tra -30 e -40gradi la pausa minima è di 60 minuti.
