Tornano i bonus per le famiglie con un Isee basso: ecco quali agevolazioni potrà ottenere chi guadagna meno di 20mila euro all’anno.
Sono diversi i bonus confermati per il 2023, pensati ad hoc per aiutare le famiglie a sostenere le spese necessarie nonostante l’inflazione alle stelle. Chi presenta un Isee con un reddito annuo tra i 10.000 e i 15.000 euro, avrà la possibilità di accedere a bonus per l’affitto, l’asilo, Assegno Unico e tanto altro.
Confermata la proroga del bonus bollette, uno dei più importanti al momento per le famiglie. È esteso fino a tutto il mese di marzo, con un tetto di Isee aggiornato dalla nuova legge di Bilancio; ora può richiederlo anche chi ha un reddito fino a 15mila euro.
Questa regola rimarrà in atto nel caso di ulteriori proroghe durante tutto il 2023. Intanto Arera ha specificato i requisiti da rispettare per ottenere il bonus: l’intestatario del contratto di fornitura deve far parte del nucleo familiare (che presenta Isee) e vengono inclusi soltanto contratti per uso domestico.
Bonus 2023: assegno Unico e bonus asilo
Riparte anche l’Assegno Unico, già assicurato fino al mese di Marzo 2023 per chi ha presentato domanda tra Gennaio 2022 e Febbraio 2023. Chi volesse richiederlo oltre queste date, dovrà aggiornare l’Isee e presentare la nuova Dsu insieme alla richiesta per l’Assegno. L’importo verrà calcolato dal marzo 2023 in base all’andamento degli importi minimi.
E non è tutto. Ci sarà anche il bonus asilo per il 2023 che prevede un tetto massimo di 3000 euro a all’anno per ogni figlio. L’importo mensile è calcolato in base all’Isee Minorenni, e andrà da un minimo di 136,37 euro ad un massimo di 272,73 euro al mese, per 11 mensilità.
Il bonus può essere utilizzato per coprire le rette di asili e asilo nido pubblici e privati, nonché per le spese di supporto domiciliare in caso di bambini con patologie che sono impossibilitati a frequentare la scuola.
Bonus Maternità
Il bonus maternità rimane invariato per il 2023: ai richiedenti verranno versati, in un’unica soluzione, fino a 1.773,65 euro; l’importo viene ridotto se l’interessato percepisce altri bonus, mentre viene raddoppiato o triplicato in caso di gemelli.
Può richiederlo chi ha un Isee non superiore a 17.747,58 euro, presentando la domanda non all’Inps, ma al proprio Comune di residenza. Sarà quest’ultimo che inoltrerà la domanda all’Inps, che erogherà il contributo sul conto corrente indicato dal richiedente.
Carta Acquisti
La carta acquisti vuole, in qualche modo, imitare il Reddito di Cittadinanza, se pur in forma molto ristretta. L’iniziativa è partita dall’1 Gennaio 2023 e la richiesta può essere inoltrata agli uffici postali più vicini.
Si tratta di un contributo di 80 euro ogni due mesi, al quale hanno accesso gli over 65 e i genitori con bambini al di sotto di tre anni. L’importo può essere utilizzato per l’acquisto di generi alimentari e per il pagamento delle bollette di luce e gas.
In entrambi i casi, l’Isee non deve superare 6.781,76 euro (che si alza a 9.042,34 per gli over 70) e vengono applicate altre limitazioni in base al numero di proprietà tra immobili ed autoveicoli.
Bonus occhiali
Non è in realtà, una novità: il ‘Fondo per la tutela della vista’ è stato creato già nel 2021, con uno stanziamento di 15 milioni da dividere su tre annualità. Sarà ancora valido per tutto il 2023 per agevolare l’acquisto di occhiali da vista e lenti a contatto.
Per il nuovo anno sarà possibile fare richiesta dal 15 Febbraio su un’apposita piattaforma online, divulgata dal Ministero della Salute. Anche qui, ne potranno beneficiare i soggetti con Isee non superiore a 10mila euro.
Bonus affitto
Il bonus affitto è nato per aiutare soprattutto i più giovani ad acquistare una propria autonomia: è pensato per soggetti con età compresa tra 20 e 31 anni, con un Isee massimo di 15.493,71 euro. L’interessato dovrà pagare almeno 991,60 euro di affitto complessivo annuo, dovrà aver stipulato un contratto di locazione ed aver effettuato il cambio di residenza.
La richiesta andrà presentata insieme alla prossima dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, compresa di dati dell’immobile nel quale si desidera risiedere e una copia del contratto di affitto.