I bonifici online sono sempre più diffusi: non solo perché più economici, ma anche in virtù della loro comodità e semplicità di esecuzione. Spesso però ci si dimentica che possono riservare amare sorprese.
Nell’era in cui si acquista a distanza di tutto e di più e i pagamenti elettronici sono destinati a soppiantare prima o poi il caro vecchio contante, i bonifici online sono una delle soluzioni più diffuse e incentivate da governi e istituti di credito per il trasferimento di somme di denaro piccole e grandi che siano.
Certo, c’è chi è ancora restio a saldare fatture con un bonifico “virtuale”, soprattutto per questioni legate alla sicurezza (tradotto: per paura che i dati sensibili vengano rubati e il proprio patrimonio finanziario venga messo a repentaglio). Ma gli esperti del settore assicurano che i sistemi attualmente adottati per la gestione di questo tipo di transazioni non espongono, se non in marginalissima misura, a pericoli simili. E’ davvero così?
Le insidie nascoste dei bonifici on line
Sicuramente il bonifico rappresenta la scelta più sicura ed affidabile in termini di affidabilità e tracciabilità dell’operazione, essendo sottoposto a tutta una serie di controlli e verifiche che di fatto “blindano” i flussi di denaro in entrata e in uscita. La diffusione dei bonifici online è stata poi incentivata – negli anni – anche dal proliferare di carte conto e carte prepagate di tutti i tipi: forme di pagamento elettronico diffuse da un capo all’altro del mondo. Basta un Iban per inviare e ricevere denaro in qualsiasi momento e a qualunque latitudine.
Tra l’altro, nel corso del tempo il bonifico è stato perfezionato, ottimizzato e diversificato come strumento al fine di migliorare la rapidità e l’efficienza delle operazioni. La forma più utilizzata in Europa è il bonifico SEPA, più veloce rispetto alla versione utilizzata al di fuori dell’area SEPA (Single Euro Payments Area).
Tutto ciò premesso, nei bonifici online entra comunque in gioco il fattore “umano” ed è sempre possibile l’insorgere di criticità. Vale soprattutto per il bonifico istantaneo, uno strumento che sta prendendo sempre più piede nei paesi SEPA, in quanto garantisce la ricezione immediata di un pagamento, a prescindere dal giorno, dall’ora e dall’importo. Il problema è che questo tipo di bonifico non è tracciabile. Per cui, in teoria, il “destinatario” potrebbe approfittarne per negare la ricezione del pagamento.
Oltre a raccomandare un uso prudente e consapevole del bonifico istantaneo, l’Unione Europea inoltre consiglia di valutare con attenzione i trasferimenti di denaro verso paesi extra-UE che non applicano normative particolarmente stringenti a tutela del mittente. Tra questi si segnalano: Afghanistan, Arabia Saudita, Bahamas, Botswana, Corea del Nord, Etiopia, Ghana, Guam, Iran, Iraq, Libia, Pakistan, Panama, Portorico, Samoa, Samoa americane, Sri Lanka, Siria, Trinidad e Tobago, Tunisia, Isole Vergini americane e Yemen. La cautela, specie in un momento storico come questo, non è mai troppa.