Appena diffuso dall’agenzia ANSA il dato relativo al monitor di Intesa San Paolo sull’information technology.
Secondo Intesa San Paolo le aziende tecnologiche in Italia sono arrivate addirittura a 150.000 unità e danno lavoro 846.000 addetti. Questo dato si accompagna ad altri numeri effettivamente molto interessanti per capire lo stato di salute delle imprese tecnologiche del nostro paese.
I settori ad alta tecnologia rappresentano il 3% delle aziende italiane e il loro fatturato rappresenta il 7,7% del totale delle imprese. Questi dati si riferiscono al 2020 e Intesa SanPaolo sta monitorando l’andamento delle imprese tecnologiche a partire dal 2012 e proprio l’ultimissimo dato appena diffuso si riferisce al 2020. Il monitor di Intesa SanPaolo sottolinea una grande forza e un grande dinamismo di questo settore che fa ben sperare sul processo della digitalizzazione in Italia.
Dati positivi che vanno contestualizzati
Questi dati ottimistici relativi al 2020 diffusi da Intesa San Paolo e appena ripresi da ANSA però non devono far dimenticare che le grandi aziende tecnologiche americane in questo periodo stanno tagliando i posti di lavoro in maniera brutale.
Amazon, Google, Facebook, Twitter: quasi nessuno dei grandi colossi della tecnologia USA sta risparmiando tagli al personale veramente tremendi. Dunque se il dato sulle imprese tecnologiche in Italia appare decisamente positivo va però detto che questo dato è in controtendenza rispetto al grande trend mondiale della tecnologia che invece vede tagli al personale veramente importanti. Come comporre tra loro questi due dati apparentemente confliggenti?
Quali conclusione trarre?
Innanzitutto i dati sui tagli al personale delle imprese USA sono proprio di questi giorni mentre invece il monitor di Intesa Sanpaolo si riferisce al 2020. Quindi i dati delle imprese italiane sono per così dire vecchi. Ma poi soprattutto l’Italia è ancora in una fase in un certo senso pionieristica dei suoi comparti più tecnologici mentre invece negli Stati Uniti questi comparti sono arrivati ad una certa maturità.
Quindi sicuramente il lato italiano è un dato positivo ma innanzitutto è un dato che comunque sia si riferisce a due anni fa e poi va sottolineato che il dato americano appare più indicativo di una economia tecnologica ormai matura e sedimentata.