Superbonus allarme rosso. Prima di procedere con l’approvazione dei lavori di ristrutturazione gli amministratori di condominio hanno detto tutto quanto dovevano o hanno omesso qualche informazione importante?
Il Superbonus 110% è stata una misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle. Un provvedimento che, nelle intenzioni, intendeva rilanciare un intero settore, quello dell’edilizia, ridotto allo stremo a causa di una lunga crisi. Inoltre auspicava una svolta green all’interno del panorama immobiliare italiano, svecchiando e rendendo le abitazioni degli italiani più ecosostenibili.
E mentre il governo di Giorgia Meloni ha confermato il Superbonus, seppur riducendo la percentuale della detrazione dal 110 al 90%, l’Unione europea ha iniziato a sollecitare gli Stati membri puntando decisamente a rendere più efficienti i consumi degli immobili residenziali. Le prime ipotesi parlano di rientro nella classe energetica E entro il 2030 e in quella D nel 2033, ma siamo soltanto all’inizio della discussione nell’Ue.
Superbonus allarme rosso, ma è davvero così?
Il Superbonus 110%. Un argomento che ha riempito intere paginate di giornali, rotocalchi cartacei e televisivi. Vi erano coloro che difendevano a spada tratta la misura pentastellata mettendo in evidenza quanto bene avesse fatto ad un intero settore in gravissima crisi come quello dell’edilizia. E c’era chi l’attaccava con altrettanta decisione mettendo sul piatto della bilancia quanto male avesse invece fatto alle casse dello Stato. 6 miliardi di euro, questa la somma fin qui accertata, delle truffe che sono state possibili grazie a norme assai imperfette.
Ma il Superbonus sembra una miniera inesauribile di spunti per animate discussioni. Come chi sostiene che tutto il discorso legato al Superbonus 110% sia stato spesso trattato e portato avanti da una sorta di combriccola di dilettanti allo sbaraglio. E chi lo afferma non è propriamente l’ultimo arrivato che si permette di esprimere il suo giudizio a riguardo nonostante una non provata competenza. Colui che parla è il Dott. Ivan Giordano, Giurista, esperto contabile e direttore scientifico di ICAF, ovvero Istituto di Conciliazione e Alta Formazione.
Leggendo le parole del Dott. Giordano coloro che hanno effettuato lavori di ristrutturazione approfittando della misura del Superbonus 110%, si sentiranno raggelare il sangue. Cosa ha detto l’illustre giurista? Il Superbonus 110%, così come è stato presentato, rappresentava un’occasione pressoché irripetibile poiché permetteva di ristrutturare gli immobili assolutamente gratis. Oltretutto, al termine di tali lavori, gli immobili stessi avrebbero avuto un valore ancora maggiore. Il problema, però, secondo, il Dott. Giordano, è che ai condomini è stata rivelata soltanto una parte di verità e ha indicato i veri colpevoli. Quali i veri colpevoli?
Sul banco degli imputati
Nella sua lunga e dettagliata spiegazione tecnica, che potete leggere integralmente su condominioweb.com, il Dott. Giordano, come accennato in precedenza, individua i responsabili delle gravi omissioni ai danni dei condomini: gli amministratori. Soltanto alcuni di loro, infatti, attraverso un “consenso informato”, “hanno rappresentato ai loro condomini oltre 80 punti critici affinché assumessero con consapevolezza le delibere“.
Così facendo questi amministratori hanno protetto il patrimonio dei loro amministrati e in più la loro professionalità. Chi, invece, non si è comportato con uguale professionalità oggi è costretto a continuare ad omettere di rendere conto di “questioni pendenti” e “informazioni patrimoniali” che, se rese note, andrebbero in palese contrasto con la delibera assunta. Interi condominii “hanno deliberato una “ipoteca” a favore dell’Agenzia delle Entrate” che grava su ogni singolo immobile e sul suo proprietario.
Un durissimo attacco quello attuato dal Dott. Ivan Giordano, contro molti amministratori di condominio che, secondo il giurista, hanno tradito la fiducia dei loro amministrati. Tocca a loro, ora, agli amministratori di condominio, difendersi da tali, gravissime accuse.