Il valore di una moneta può non essere lo stesso indicato sul suo lato frontale.
Esistono monete che possono finire per valere moltissimo in poco tempo, e non importa neanche che siano troppo vecchie. Ad esempio una moneta da 2 euro nelle giuste condizioni può essere un piccolo tesoro.
Non importa che le monete siano antiche o anche solo vecchie per avere valore oltre quello nominale della loro faccia frontale. Monete del vecchio conio possono far molta gola ai collezionisti che si intendono di numismatica, ma non è necessario che siano per forza monete fuori corso per essere di valore. Una moneta può essere di valore per il semplice pregio di essere incredibilmente rara o presentare qualche errore di conio che la rende unica nel suo genere. Questo vale anche per le monete in euro, in particolare nel caso delle monete da 2 euro.
Una semplice moneta da 2 euro, all’apparenza identica a tutte le altre, potrebbe finire per valere anche 600 euro se trattata con la giusta attenzione. Perché? Collezionismo. Il collezionismo di monete è una pratica molto diffusa e che appassiona moltissime persone, anche molto ricche. Il valore delle monete rare cresce nel tempo, perché se le monete di base hanno un valore in base all’interesse che generano, quelle rare ne hanno sia per quanto interessano ai collezionisti, sia per il numero di esemplari che ce ne sono in circolazione. Più il tempo passa, più sono gli esemplari che vengono dispersi, rovinati o ritirati dalla circolazione, andando ad aumentare il valore di quelli ancora in circolo.
Monete da 2 euro, ecco come si riconosce una moneta di valore
Una cosa particolarmente apprezzata dai collezionisti sono le monete con errori di conio. Il motivo è semplice: quando accade che delle monete escano con errori di conio, la zecca che se ne occupa procede immediatamente a ritirare la partite, e se queste monete escono dalla stampa rimangono in circolo, diventando estremamente rare. Altre monte molto interessati sono quelle coniate per eventi storici particolari e in tiratura limitata. Anche in questo caso la rarità del pezzo è quella che ne aumenta il valore.
Andiamo a fare un esempio per entrambi i casi. Il primo caso è quello della moneta da 2 euro coniata nel 2008 in Germania. Si tratta di poche partite di questa moneta da 2 euro di cui è sfuggito un difetto di conio, per cui i confini degli stati europei non sono visibili. Di queste monete in circolo ce ne sono poco più di 30.000 copie, portandola a valere qualche centinaia di euro. Il secondo esempio è quello della moneta da 2 euro coniata nel 2004 in Finlandia in commemorazione dell’espansione dell’Unione Europea a 24 Stati. In questo caso il valore della moneta è di circa 60 euro, in quanto molto meno rara.
Casi limite di monete-tesoro
In alcuni casi ci possono essere delle monete la cui rarità è talmente alta da portare a dei valori esagerati. In particolare possiamo trovare dei pezzi da 2 euro coniati in occasioni particolari e con errori di stampa. Un caso celebre è la moneta da 2 euro con omino, una moneta coniata nel 2018 in seguito ad un concorso di disegno per commemorare i 20 anni dell’Euro. La moneta è stata coniata e messa in circolo in tutti gli stati europei e non ha chissà quale valore, tranne che in un caso.
La moneta 2 euro con omino del 2018 coniata a Cipro presenta un difetto di conio ritirato immediatamente ed è stata utilizzata molto di rado al di fuori dell’isola. Questi esemplari, estremamente rari, possono arrivare a valere fino a 1.000 euro.