Il bonus ex Renzi è stato rinnovato anche nel 2023, ma non tutti i lavoratori possono beneficiarne: chi è che non riceverà i 100 euro mensili?
Introdotto per la prima volta nel 2014 in seguito al decreto legge 24 aprile 2014 n 66, il bonus integrativo assunze il nome di “Bonus Renzi” o Bonus di 80 euro. Una misura che inizialmente ha diviso l’opinione pubblica e le varie anime politiche del governo, ma che successivamente è stata confermata anche dopo la caduta del governo Renzi.
A partire dal 2020, infatti, il bonus ex Renzi è stato denominato Bonus Irpef, poiché viene ricavato proprio da una detrazione fiscale. In occasione del cambio di nome è stata modificata anche la somma concessa ai lavoratori – Adesso la somma mensile è di 100 per un totale di 1200 euro annui – allargata la platea di beneficiari e modificate le soglie di accesso a questa detrazione fiscale.
Fino al 2021, il bonus veniva corrisposto solamente a chi possedeva un reddito annuo compreso tra gli 8.174 ed i 15.000 euro. Dal primo gennaio 2022 la platea di beneficiari di questo bonus è stata allargata sino a coloro che guadagnano 28.000 euro annui. Tuttavia, non tutti i cittadini che rispettano questi requisiti economici hanno diritto a ricevere il bonus, vediamo dunque chi può ottenerlo nel 2023.
La prima cosa da chiarire è che il bonus non spetta solamente ai lavoratori dipendenti, ma le categorie di beneficiari sono molte di più:
–lavoratori dipendenti pubblici e privati;
–lavoratori in cassa integrazione;
–lavoratori percettori dell’Ape Sociale;
–sacerdoti;
–soci delle cooperative;
–lavoratori socialmente utili;
–co.co.co.;
–titolari di stage, borse di studio o formazione professionale.
Come potete facilmente vedere, dalla misura vengono tagliati fuori i lavoratori con partita iva, i liberi professionisti e i lavoratori stagionali.
Per quanto riguarda i requisiti fiscali ed economici, ad avere diritto sono coloro i quali non risultino incapienti, ovvero per tutti coloro i quali hanno un’imposta Irpef annua lorda superiore alla detrazione fiscale prevista dal TUIR, articolo 13 comma 1. Accedono direttamente al bonus Irpef di 100 euro anche tutti i lavoratori, dipedenti o disoccupati il cui reddito annuo è compreso tra gli 8.174 ed i 15.000 euro.
Per quei lavoratori il cui reddito annuo è inferiore alla somma minima prevista, il bonus non viene corrisposto perché per loro non è previsto il pagamento dell’Irpef. Come detto dal 2022 sono compresi anche i lavoratori il cui reddito è compreso tra i 15mila ed i 28mila euro, però in questo caso ci sono delle condizioni che vanno soddisfatte.
Questi lavoratori, infatti, potranno precepire il bonus solo nel caso in cui le somme congiunte delle detrazioni annue saranno superiori all’imposta lorda. Le detrazioni a cui facciamo riferimento sono le seguenti:
-detrazioni per lavoro dipendente;
-detrazioni per i carichi di famiglia;
-le detrazioni per gli interessi passivi su mutui relativi a terreni ed abitazione principale acquisiti entro il 31 dicembre 2022;
-le detrazioni per le spese di ritrutturazione e riqualificazione energetica sostenute fino al 31 dicembre 2022.
Sempre di corsa? Ti capisco, ma ho un trucco che può aiutarti a liberare tempo…
La pressione fiscale in Italia è uno degli argomenti più discussi e sentiti sia da…
L’assicurazione auto è una polizza di responsabilità civile che i proprietari di un autoveicolo devono…
Sicuramente avrete sentito parlare della fine del Mondo in termini di città più a Sud,…
Reduce da un enorme successo agli Oscar, Oppenheimer si è portato casa diverse statuette, tra…
Organizzare una cerimonia di matrimonio tradizionale, al giorno d’oggi, può rappresentare una vera e propria…