Superbonus 110%, niente addio! L’agevolazione subirà dei cambiamenti sostanzanziali ma sarà disponibile anche per quest’anno
Dal 2023 finisce il superbonus 110% nella sua formula piena per tutti. Questo è ciò che si evince dalla nuova Legge di bilancio del Governo Meloni per il nuovo anno. Dal 1 gennaio 2023 quindi non sarà più possibile richiedere il superbonus 110, rimane invece possibile far richiesta per il bonus mobili.
L’agevolazione del superbonus, comunque, non verrà del tutto eliminata, piuttosto viene depotenziata dal 110% al 90% dalla Legge di bilancio che tra l’altro ha cambiato anche le regole della cessione del credito. È spuntata poi anche un’ulteriore ipotesi, secondo la quale potrebbe essere prorogato pieno fino al 2026 solo per alcuni casi specifici.
A quanto pare, è ufficiale che il Superbonus passi al 90% ma potranno continuare a fruirne al 110% i condomini che hanno presentato la Cila entro il 31 dicembre 2022. Per chi non ha fatto in tempo a fare la comunicazione di inzio lavori entro la fine dello scorso anno l’aliquota di detrazione scenderà al 90% proprio come previsto dal Decreto Aiuti Quarter. La legge di bilancio ha tolto parte del denaro investito per il superbonus per riposizionarlo altrove, non tutti potranno goderne i vantaggi come negli anni precedenti. Per le villette unifamiliari, invece, il bonus rimane pieno fino al 31 marzo 2023 a patto che entro il 30 settembre 2022 i lavori siano stati completati al 30% del loro totale, per non perdere quindi il denaro investito.
Per gli interventi diversi da quelli dei condomini per poter fruire del bonus pieno è necessario che la Cila sia stata presentata entro il 25 novembre 2022. Spunta però anche l’ipotesi che possa essere prorogato pieno fino al 2026 solo per case popolari e cooperative grazie ad una proroga. Quest’ultima è stata richiesta al Mef da Forza Italia da far inserire nel decreto Milleproroghe.
La proroga richiesta da Forza Italia, però, non sarebbe vista di buon occhio dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a causa degli alti costi che comporterebbe anche in considerazione del fatto che ad oggi l’agevolazione è costata alle casse dello Stato il triplo di quanto inizialmente stanziato. Proprio per lo stesso motivo è difficile che vengano accolte anche le richieste del Movimento 5 Stelle sulle villette (Si chiedeva di poter fruirne anche in caso i lavori si fossero conclusi entro il 30 giugno 2023).
In sostanza sono state diverse le richieste di proroga (anche per quanto riguarda i condomini) ma difficilmente ci saranno degli sviluppi favorevoli da questo punto di vista. Si può però almeno sperare che le richieste di proroga sulle agevolazioni siano almeno prese in considerazione per trovare un punto d’incontro, come ad esempio restringere i termini proposti di fine lavori, ma aumentarne la durata rispetto a quello che è stato precedentemente confermato dalla legge di bilancio. In questi giorni verrà presa la decisione ufficiale in merito alla questione, al momento ancora non si hanno certezze su quali saranno le scelte definitive sull’argomento.
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