Vediamo cosa succede alle pensioni in questo particolarissimo 2023.
Come sappiamo le pensioni sono al centro di un fortissimo dibattito perché con l’inflazione sono diminuite come valore reale e come potere d’acquisto e d’altra parte in Italia le pensioni sono tra le più basse d’Europa.
Per tanti pensionati d’altra parte i primi giorni del mese sono molto attesi perché finalmente arriva la pensione e al netto di tante polemiche è comunque l’unico mezzo per andare avanti. Ma vediamo perché il ricco aumento sulla pensione arriva a marzo per tanti pensionati. La durissima situazione economica che sta colpendo il nostro paese sta mettendo nei guai le famiglie e i pensionati.
Tante difficoltà per i pensionati e vediamo come funzionano gli aumenti
I pensionati hanno sempre più difficoltà ad andare avanti anche perché il governo ha tagliato pesantemente i bonus. Tra l’altro il taglio del reddito di cittadinanza ha messo seriamente nei guai milioni di famiglie e ha creato una tensione sociale che in Italia non si vedeva da tempo.
Proprio la spesa alimentare diventa un problema per i pensionati e quindi l’aumento della pensione che è arrivato a gennaio è stata una buona notizia. Infatti grazie alla rivalutazione automatica per i trattamenti pensionistici, degli aumenti effettivamente sono arrivati a gennaio. Ma proprio col comunicato stampa del 24 gennaio l’INPS comunica che anche da marzo arrivano le pensioni più alte.
I vari scaglioni e gli arretrati
In sostanza i beneficiari che hanno un importo cumulato di pensione che supera il limite di quattro volte il trattamento minimo e ciò vuol dire che è entro i 2101,52 € potranno beneficiare di un ricco aumento a partire dal mese di marzo.
Infatti per tutti coloro i quali siano al di sotto di questa soglia la rivalutazione è stata effettuata a gennaio ma per tutti quelli che sono al di sopra di questa soglia, la rivalutazione scatta proprio al mese di marzo quindi tutti coloro i quali sono al di sopra di questa soglia riceveranno gli aumenti dal mese di marzo. Ma proprio nel mese di marzo arriveranno ovviamente anche gli arretrati di gennaio e febbraio.
Ecco gli esempi pratici che possono aiutare a capire
Cerchiamo di capire che cosa succede e cosa cambia per i pensionati. Proprio la nuova rivalutazione dei pensionati ha creato una serie di differenziazioni e orientarsi tra queste cifre non è facile. Proprio per questo vi proponiamo effettivamente il funzionamento della perequazione scattata nel 2023 proprio in modo tale che tutto possa risultare più chiaro.
Tutto è legato al rapporto col trattamento minimo. Infatti chi è entro le 5 volte il trattamento minimo ovvero tra i 2.101,52 e 2.562 € ha una rivalutazione dell’85%. Per i trattamenti nella forchetta tra 2.626 e 3.152 € la rivalutazione scende al 53%. Se la pensione è entro le 8 volte il trattamento minimo l’aumento è del 47%.
Nulla di fatto per le pensioni minime
Rivalutazione del 37% e 32% per le fasce altissime delle pensioni. Invece praticamente non si parla più dell’ aumento delle pensioni minime a mille euro. Sarebbe stato un bel salto di qualità per il sistema pensionistico del nostro paese ed avrebbe aiutato tanti pensionati ad uscire dalla soglia di povertà.