Incredibile crash per i servizi di posta elettronica: Libero e Virgilio sono down da giorni. Ma in molti ora si chiedono se è possibile chiedere il risarcimento
Da ormai 3 giorni i servizi di Libero Mail e Virgilio sono totalmente non funzionanti. Ad essere coinvolti in questo incredibile crash dei siti di posta elettronica sono ben 9 milioni di account. Secondo quanto riportato da fonti ufficiali non si tratta di un attacco hacker, ma da domenica 22 gennaio i servizi offerti da Italiaonline non funzionano.
È stata la società stessa ad escludere un attacco da parte di malintenzionati, ribadendo che i dati degli utenti sono al sicuro. Dunque, tutto fa pensare ad un problema interno. Intanto la proprietà ha promesso che ci sarà una soluzione del problema in tempi rapidi (nonostante nell’ultimo comunicato, due giorni dopo il down totale, si prometteva un ritorno alla normalità non prima di 24 ore). Ma ora in molti stanno pensando se sarà possibile richiedere il risarcimento. Ecco come si muovono le associazioni.
A seguito del down dei provider di Libero Mail e Virgilio, Italiaonline ha diffuso un comunicato in cui si scusano con gli utenti, dichiarando di essere a conoscenza del disagio provocato dal disservizio. Nel comunicato si esprime la solidarietà agli utenti coinvolti ribadendo che è in corso un lavoro incessante per poter risolvere il problema delle infrastrutture del sito. Secondo quanto riportato dal sito Downdetector ci sono ancora molti problemi con i siti di Libero e Virgilio, e la maggior parte delle segnalazioni riguardano il login agli account, la connessione ai server e la lentezza delle app.
La rabbia degli utenti, dunque, cresce di più. Le proteste non si riferiscono tanto al disservizio e al fatto che le caselle di posta elettronica di Libero e Virgilio siano andate in down, ma che serva tutto questo tempo per poter finalmente tornare alla normalità. L’importanza delle e-mail, infatti, è ormai nota e queste vengono utilizzate quotidianamente per lavoro, studio o altro.
A tutto questo si somma anche il timore di una perdita di dati o, ancora, di email importanti che non verranno più ricevute per via di questo problema mai visto. Ad oggi non è ancora chiaro il motivo del problema e la lentezza di un ripristino del servizio fa pensare al peggio.
Ma come dicevamo gli utenti sono letteralmente inferociti. C’è infatti chi scrive sui social che non può accedere a servizi per via dell’impossibilità di utilizzare lo Spid, chi afferma di non poter nemmeno cambiare provider, perché serve la conferma presso il vecchio indirizzo e-mail e chi, infine, aspettava convocazioni dalla scuola o documenti per un’assunzione.
Sono in molti, infatti, a paventare la possibilità di richiedere un risarcimento. Ad oggi non si può quantificare nessuna cifra e non è detto che questo sarà possibile, ma intanto la Lega ha deciso di intervenire proponendo una class action.
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