L’Inps rilancia l’allarme sui tentativi di frode e raggiro che si verificano con diverse modalità in Rete, ma tutti finalizzati al furto di dati personali e sensibili.
In questo momento più che mai occorre prestare massima attenzione alle truffe. Internet, email, sms, app e social network sono tutti ottimi strumenti per curare i propri contatti, reperire notizie e informazioni e, perché no, concedersi un po’ di svago e divertimento. Tuttavia, la presenza online può anche esporci a seri rischi. E a ricordarcelo è l’ente che sa praticamente tutti di noi e delle Nostre vite: l’Inps.
L’Istituto nazionale di previdenza sociale dal suo sito web lancia un alert agli utenti e richiama l’attenzione sui tentativi di frode o raggiro che si verificano con le modalità più disparate, ma accomunati da un unico obiettivo: rubare dati personali e sensibili.
L’avvertimento dell’Inps a tutti i suoi utenti
Su un aspetto in particolare l’Inps intende fare chiarezza, per non confondere le comunicazioni autentiche e corrette da parte dell’Inps agli utenti con i tentativi di truffa: l’Istituto può contattare l’utenza attraverso una serie di canali e modalità ben precisi.
Il primo è l’sms. È importante precisare che i messaggi di testo dell’Inps non contengono link, ma sollecitano una certa azione da svolgersi accedendo ai servizi online dell’istituto con le proprie credenziali. Se dunque riceviamo un messaggio che richiedono l’apertura di un link, molto probabilmente si tratta di un tentativo di truffa online.
Un altro capitolo spinoso è quello delle chiamate telefoniche. L’Istituto contatta telefonicamente l’utente solo nei casi di prenotazione dell’accesso agli Sportelli di sede con ricontatto telefonico e di chiamate da operatori di Contact center e da operatori di Sportello mobile per le campagne di contatto verso i cittadini relative alle visite di revisione. Diffidare di tutte le telefonate che esulano da quanto sopra.
L’Inps può inoltre mettersi in contatto con l’utenza tramite lettere in cartaceo, documentazione digitale in Cassetta postale online, avvisi nell’area riservata MYINPS, comunicazioni indirizzate alla PEC dell’utente, rilevazioni di Customer Experience: in questo caso, l’Istituto invia all’utente una email contenente un link sicuro per accedere al questionario.
Come accennato, un fenomeno particolarmente diffuso è quello delle chiamate telefoniche truffaldine. L’Istituto ha ricevuto segnalazioni di telefonate nel corso delle quali finti operatori Inps hanno chiesto dati sensibili nell’ambito di soggetti di diritto privato, come società o associazioni, o hanno chiamato ignari utenti affermando che questi avessero diritto a un rimborso per un calcolo sbagliato in una busta paga e che presto sarebbero stati inviati documenti cartacei.
E’ bene rimarcare però che in nessun caso l’Istituto acquisisce, telefonicamente o via email ordinaria, le coordinate bancarie o altri dati che permettano di risalire a informazioni finanziarie. L’Inps raccomanda dunque ai propri utenti di non dare seguito a richieste che arrivino per email non certificata, per telefono o tramite porta a porta. Cittadino avvisato…