Ferie illimitate. Impossibile? Assolutamente no e sembra che si tratti di un fenomeno che prenderà sempre più piede all’interno delle aziende. Ma di cosa si tratta esattamente?
Il lavoro, e quel pensiero ricorrente che spazia, esattamente e più che mai, mentre si lavora. E’ un naturale compagno di viaggio, poiché non vi è lavoro se ad esso non si accompagna il pensiero delle ferie. Non soltanto le ferie estive, solitamente un po’ più lunghe delle altre, ma anche il prossimo fine settimana, il break più vicino.
A cosa pensiamo allora se sentiamo parlare di ferie illimitate? Ferie illimitate in che senso? Risponderebbero, giustamente, molti lavoratori italiani, dal momento che in Italia di ferie illimitate si sta parlando da non molto tempo. Eppure anche diverse società ed aziende del nostro paese si sono attivate in tal senso.
Ferie illimitate, che novità!
Il mondo si evolve velocemente. A volte troppo velocemente, tanto che si fa fatica a stargli dietro. Ma non si può arrestare il progresso ed i mutamenti che piovono sulla nostra quotidianità influenzandola, anzi trasformandola, completamente. Si pensi soltanto al fenomeno della globalizzazione, quanto ha cambiato il mondo e le abitudini di ciascuno, sia esso abitante in Europa o in Australia o in Antartide. E quanto è mutato il lavoro e la maniera di lavorare. Grazie alle nuove tecnologie si può lavorare a distanza di migliaia di chilometri, senza che la qualità e i tempi di lavoro ne risentano minimamente.
Durante la pandemia di Covid-19 che ha investito il mondo nel 2020, si è sperimentato, a livello globale, lo smart working, ovvero il lavoro da svolgere da remoto. E quel lungo periodo di emergenza sanitaria ha insegnato che vi è una maniera diversa di lavorare, non necessariamente legata ad un luogo fisico canonico come un ufficio. In realtà è possibile lavorare anche, comodamente, da casa, senza che professionalità e risultati vengano inficiati. Dagli Stati Uniti, da sempre luogo di pionieri delle più diverse tendenze e novità, che nel resto del mondo poi diventano quotidianità, è arrivato qualcosa di rivoluzionario.
Stiamo parlando delle ferie illimitate. Era metà gennaio quando Kathleen Hogan, responsabile delle risorse umane per Microsoft USA, ha informato, via mail, i dipendenti dell’azienda dell’introduzione di una nuova policy lavorativa che riguardava le ferie illimitate o, più correttamente, il tempo libero discrezionale. Ma esattamente cosa si intende quando si parla di policy lavorativa e di tempo libero discrezionale?
E’ in arrivo una rivoluzione?
Andiamo per ordine. Quando si parla di policy lavorativa si intende un insieme di norme e di regolamenti all’interno di un’azienda al fine di disciplinare la condotta dei dipendenti riguardo alcune tematiche specifiche quali, ad esempio, l’utilizzo dei social media o della posta elettronica. Nel nostro caso la policy lavorativa ha riguardato il cosiddetto tempo libero discrezionale. Cosa in realtà significhi è ben specificato all’interno della mail inviata ai dipendenti da Kathleen Hogan dove si fa esplicito riferimento a un modello decisamente più flessibile per l’accesso alle vacanze in cui è possibile richiedere permessi a discrezione del singolo dipendente.
“Come, quando e dove lavoriamo è cambiato drasticamente e nel mezzo delle trasformazioni modernizzare la nostra policy in tema di vacanze verso un modello più flessibile è stato un passaggio naturale“, queste le parole della responsabile delle risorse umane Microsoft USA, riportate da i-dome.com. Una novità che era già stata introdotta, nel 2014, dalla Virgin quando ha annunciato che, da quel momento in poi, sarebbero stati i dipendenti a scegliere quando, e quanto a lungo, andare in vacanza. Le aziende sono felici di assicurare periodi più lunghi di riposo ai propri dipendenti, a condizione, però, che questi abbiano completato i compiti a loro spettanti organizzando al meglio le proprie giornate lavorative.
Bill Gates sostiene, da sempre, che: “Il lavoratore migliore è quello felice“. In Italia si stanno muovendo i primi passi per quanto riguarda il tempo libero discrezionale, cercando di tenere bene a mente le parole di Bill Gates, non un uomo qualunque.