Attenzione a questi trucchetti ormai consolidati. Ecco come i benzinai ti fregano quasi sempre e come difendersi
Ormai da mesi il tema dei rincari dei prezzi della benzina è diventato centrale nel dibattito pubblico, tanto da far emergere tutta l’indignazione dei cittadini italiani. Purtroppo, infatti, il prezzo di benzina e diesel continua ad aumentare e questa tendenza non sembra potersi arrestare.
Ecco perché sono iniziate da giorni pesanti critiche contro chi sta cercando, anche in una situazione come questa, di approfittarsene e fare soldi sulle spalle dei cittadini. Ovviamente non si tratta di una critica generale nei confronti di tutta la categoria, ma spesso i benzinai ti fregano grazie ad alcuni trucchi che dovremo imparare a conoscere. In questo articolo, quindi, vogliamo mostrarti come difenderti e risparmiare un sacco di soldi.
L’aumento del prezzo del carburante deriva da molteplici fattori che hanno a che fare con la decisione della Russia di invadere l’Ucraina, la speculazione all’interno dei mercati finanziari e, a volte, con irregolarità da parte da coloro che sono addetti al rifornimento di carburante per auto. Ovviamente il governo ha moltissime responsabilità nel recente aumento, in quanto l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di ripristinare le accise (che la leader di Fratelli d’Italia aveva pesantemente criticato in passato) sul carburante.
Tuttavia, è emerso che anche i benzinai, in alcuni casi, hanno delle loro responsabilità. Alcune procure hanno infatti aperto delle indagini per fare chiarezza sul caro carburanti. La Guardi di Finanza è intervenuta con massicci controlli per stabilire l’entità degli aumenti e quanto questi dipendano da un aumento delle accise o da un diretto intervento di chi attua una vera speculazione. Anche in questi casi, infatti, ci potrebbero essere dei furbetti che, approfittando della decisione (malvista da gran parte della popolazione italiana) da parte del governo di ripristinare le accise, decidono di attuare autonomamente dei rincari al prezzo della benzina. Ma sarà davvero così?
Nonostante le chiare cause di questo repentino aumento del prezzo del carburante (speculazione finanziaria, guerra in Ucraina e ritorno delle accise), non tutti tendono a difendere a spada tratta la categoria dei benzinai. Questo perché è appurato che, alcuni di loro, attuano determinati trucchetti per ottenere un maggior guadagno dalla distribuzione del carburante presso le stazioni di rifornimento.
Nel 2002 sono state trovate dalla Guardia di Finanza circa 2.809 violazioni nei confronti delle politiche dei prezzi. Nella maggior parte dei casi, infatti, non compariva l’indicazione relativa alla differenza tra il prezzo del self-service e quello servito. In altri casi, invece, le violazioni riguardavano la mancata comunicazione a quello che è il Ministero competente.
Ogni gestore, infatti, è obbligatoriamente tenuto a comunicare il prezzo giornaliero del carburante a ministero. Dunque, è necessario fare attenzione tutte le volte che si decide di andare presso una stazione del carburante per fare rifornimento. In particolar modo, è importante appurare che ci sia una concreta ed effettiva corrispondenza di prezzo tra quelli esposti e quelli effettivamente applicati.
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