Se non hai ancora ricevuto il bonus 200 e 150 euro non preoccuparti. Ecco che cosa devi fare per ottenerli il prima possibile
Per affrontare i recenti rincari energetici dovuti alla guerra in Ucraina e al blocco delle forniture di gas da parte della Russia l’ex governo Draghi aveva deciso di stanziare risorse per finanziare un’indennità una tantum per i cittadini.
In pochi mesi le indennità sono diventate due e i cittadini hanno potuto usufruire di due assegni che hanno dato una mano per il pagamento delle bollette e dei prodotti al supermercato. Tuttavia, non tutti hanno ricevuto in tempo i pagamenti. Se non hai ancora ricevuto il bonus 200 e 150 euro, infatti, non devi preoccuparti. Ecco che cosa devi fare per ottenerli il prima possibile.
Cosa devi fare se non hai ricevuto il bonus 200 e 150 euro
Entro il 30 novembre 2022 andava fatta la richiesta per ricevere il bonus 150€. Si tratta del secondo bonus una tantum, dopo quello da 200€ elargito a luglio, pensato dal governo Draghi per far fronte alle spese relative ai rincari luce e gas. Tuttavia, non tutto è andato come previsto per moltissimi cittadini e c’è chi non ha ancora visto nulla. Ma in questo articolo ti spieghiamo cosa devi fare se non hai ricevuto il bonus 150 e 200 euro. Ecco come potresti procedere.
L’Inps fa sapere che coloro che non hanno ricevuto ancora uno dei due bonus, o entrambi, possono recarsi sul portale dell’Istituto e verificare quelle che sono le motivazioni relative all’esito negativo della richiesta. Fatto questo, il cittadino ha diritto a richiedere un riesame della domanda, in modo che questa venga ulteriormente valutata. Ma attenzione, ci sono solo 90 giorni di tempo per poter effettuare tale richiesta. Tra le motivazioni che hanno bocciato alcune richieste vi sono quelle di una iscrizione alla Gestione separata Inps irregolare, l’assenza di una partita Iva o altro.
Tra coloro che possono usufruire dell’indennità (e che quindi possono appellarsi al riesame) vi sono i lavoratori iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri; i lavoratori iscritti alla gestione speciale degli esercenti attività commerciali. I lavoratori iscritti alla gestione speciale degli artigiani; i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, degli esercenti attività commerciali e dei coltivatori diretti e i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS.
Come fare riesame
Possono fare il riesame della domanda coloro che si sono visti rifiutare la propria richiesta di ricezione dell’indennità una tantum da 150 e 200€. Tra i requisiti da rispettare vi sono quelli di essere iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva dal 18 maggio 2022; avere un reddito non superiore a 35.000 euro,; avere partita Iva attiva e con attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022.
Come dicevamo, è possibile richiedere il riesame della domanda entro e non oltre i 90 giorni dal rifiuto della richiesta. Nello specifico, i 90 giorni terminano entro il 19 aprile 2023.