Se vi piace l’idea di un lavoro a contatto diretto con la natura, il nuovo Bando Forestale 2023 fa per voi. Ecco tutti i dettagli.
Lavorare all’aria aperta, in mezzo alla natura, può essere un toccasana sia per il corpo sia per la mente: non a caso in tanti, giovani e meno giovani, da qualche anno stanno abbandonando la città (e il tanto agognato posto fisso, spesso ben remunerato) per rifarsi una nuova vita in campagna o in montagna.
La natura, con le sue montagne e i suoi boschi, offre anche opportunità di lavoro: il nostro patrimonio forestale è immenso e spesso fragile e richiede una continua attività di monitoraggio, manutenzione, tutela e salvaguardia. A occuparsene saranno le nuove leve assunte grazie al Bando Forestale 2023 che oggi vi presentiamo. Un’opportunità da non perdere per chi si sente “chiamato” a una vita a diretto contatto con la terra.
Le anticipazioni sul Bando Forestale 2023
Nel corso della seduta del 16 gennaio scorso dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, nella parte dedicata al question time, i consiglieri regionali della Lega Manuela Puletti e Valerio Mancini, hanno chiesto all’assessore Roberto Morroni informazioni e intendimenti della Giunta riguardo il futuro lavorativo degli operai forestali specializzati assunti presso l’Agenzia forestale regionale, per lo svolgimento di attività stagionali.
Illustrando l’atto in Aula, Puletti ha ritenuto auspicabile che la Giunta proceda alla stabilizzazione degli operai specializzati a tempo determinato in forza all’Agenzia forestale regionale, garantendo così una proficua continuità lavorativa all’interno dell’ente. Tali operai hanno un inquadramento a tempo determinato e raggiunto un livello di professionalità elevato, che rende fondamentale il loro apporto all’interno delle squadre dei compartimenti territoriali di Afor per la cura e la salvaguardia di aree delicate dal punto di vista idraulico, agricolo e forestale. “Non dobbiamo dimenticare – ha rimarcato Puletti – che il dossier Ispra del 2021 sul dissesto idrogeologico indica che in Umbria ci sono quasi duecentomila persone, il 19,7%, che abitano in aree a rischio frane e smottamenti, con una percentuale molto al di sopra della media nazionale”.
L’assessore Morroni ha spiegato che i poteri di coordinamento, direzione e gestione spettano all’amministratore unico. Rispetto all’assunzione a tempo indeterminato della manodopera forestale, l’Afor è stata autorizzata all’assunzione di 45 operai forestali nel 2023 e di 55 operai nel 2024, come indicato nel piano triennale di fabbisogno degli operai forestali predisposto dall’amministratore unico. A suo dire, non è dunque possibile procedere alla stabilizzazione delle 68 unità che hanno lavorato a tempo determinato presso Afor. È stato richiesto anche un parere a un noto giurista, che ha dato esito negativo. Verrà riconosciuta una premialità per l’esperienza maturata in Afor, da valorizzare nell’ambito dei concorsi previsti, senza pregiudicarne la regolarità.
Il consigliere Puletti ha infine ribattuto che la Regione “ha mantenuto fede alla bozza di accordo firmato nel 2021 circa il personale di Afor e sta lavorando sul futuro di questi lavoratori e sul bando per gli operai a tempo determinato. Sono soddisfatta perché da un potenziale accordo si è passati ai fatti”. E adesso sotto ai candidati migliori.