Rottamazione cartelle. L’operazione è ufficialmente partita e l’Agenzia delle Entrate Riscossione attende le domande. Quale la corretta procedura da seguire?
Sarà perché, purtroppo, viviamo in un tempo caratterizzato da una feroce guerra a pochi metri da noi, ma la definizione di Tregua Fiscale, denominazione scelta dal governo di destra ha un che di…sinistro. La nuova Rottamazione delle cartelle esattoriali non deve sorprendere poiché era un progetto che la coalizione di centro – destra, ma dov’è poi il centro? Ha sempre sbandierato in ogni occasione su ogni singola piazza.
Ora la Tregua Fiscale è realtà. L’Agenzia delle Entrate Riscossione ha pubblicato sul suo sito istituzionale la procedura che ogni contribuente dovrà seguire per inoltrare correttamente la domanda di adesione. E’ il segnale che tanti attendevano anche per conoscere meglio i dettagli ufficiali di questo progetto. Allora cerchiamo di conoscere insieme come è strutturata questa nuova Pace Fiscale.
Rottamazione cartelle, pronti…via!
Per quante settimane l’abbiamo attesa. Per quante settimane si è discusso riguardo l’idea del governo guidato dalla premier Giorgia Meloni di reintrodurre una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, né più né meno come i suoi, più o meno, illustri predecessori. La fantasmatica opposizione, tra un Partito Democratico disperso nel porto delle nebbie, che non riesce a vedere al i là del proprio cortissimo naso ed un Movimento 5 Stelle che si erge come unica, e vera, componente di una pseudo – sinistra, si è ritrovata per una volta unita sostenendo che la Tregua Fiscale del centro – destra altro non è l’ennesima sanatoria.
Misura tesa a recuperare quanto possibile da milioni di cartelle che giacciono da anni in polverosi scantinati o ennesima sanatoria per i deboli di memoria che hanno dimenticato di onorare gli impegni fiscali, senza mai dimenticare chi, tra loro, non ha pagato perché non poteva pagare, fatto sta che la Rottamazione quater 2023 è di fatto partita. L’Agenzia delle Entrate Riscossione ha dato il via ad una rottamazione che, da un lato è sconto puro sugli importi dovuti, mentre dall’altro è possibilità di realizzare un piano di rientro con comode rate degli importi scontati. Le cartelle che rientreranno nella rottamazione sono tutte quelle affidate all’agente di riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
Come inoltrare la domanda
Per presentare la domanda occorre entrare nella sezione specifica denominata “definizione agevolata”. Si ha tempo fino al 30 aprile 2023. Per accedere non occorrono le credenziali di accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione come lo SPID, la CIE, la Carta d’Identità Elettronica o la CNS, la Carta Nazionale dei Servizi. Un’operazione senza dubbio conveniente poiché il risparmio è considerevole. Al contribuente spetterà poi la scelta di come saldare il suo debito, se in un’unica soluzione o scegliendo una rateizzazione di massimo 18 rate in 5 anni.
All’interno della domanda il contribuente deve inserire tutte le cartelle che intende rottamare, specificando di ciascun cartella il codice identificativo che la contraddistingue. Per quanto riguarda la rateizzazione, come detto può essere al massimo di 18 rate, con la prima a scadenza 31 luglio 2023. Le restanti partiranno dal 30 novembre 2023 e avranno la loro naturale scadenza al 30 novembre 2027. Dopo la prima rata, le successive vedranno un supplemento di interessi pari al 2%. Qualora si decidesse di pagare l’intero importo entro il 31 luglio 2023 gli interessi non verranno conteggiati.