Gli insegnanti precari vivono sicuramente una situazione non bella nel nostro paese. Infatti la stabilità di un posto di lavoro quando si insegna sembra un po’ un miraggio.
Tanti precari infatti vanno avanti nella vita tra molte difficoltà e anche se il governo promette sempre di stabilizzarli in realtà tanti di loro fanno una vita realmente precaria proprio come il loro lavoro. Ma almeno per gli insegnanti precari arriva una consolazione e vale a dire arriva un ricco bonus di €500 che almeno può essere un aiuto concreto in questo durissimo periodo per l’economia.
In realtà gli insegnanti precari sono sempre stata vittime di una grave ingiustizia. Infatti la carta del docente che riconosce ben cinquecento euro a tutti gli insegnanti in realtà era preclusa proprio i precari. Infatti la carta del docente è un bonus di 500 euro che si fruisce ogni anno ma che viene erogato soltanto nei confronti degli insegnanti di ruolo sia a tempo pieno che a tempo parziale.
Viene rimossa una discriminazione
Viene anche erogato ai docenti un periodo di formazione e prova. Invece i docenti e gli insegnanti precari si sono sempre visti privare di questo bonus. Le proteste sono state tante perché gli insegnanti precari già patiscono una situazione veramente difficile e vedersi anche discriminati nei confronti del bonus di 500 euro è sempre stato qualcosa veramente di assurdo.
Ma una recente sentenza del tribunale di Firenze ha ribaltato questa vera e propria ingiustizia. Infatti il per bonus di €500 legato alla carta del docente potrà essere percepito non soltanto quest’anno ma si potranno avere ben 2500€ di arretrati proprio in virtù del mancato riconoscimento della carta del docente negli anni passati.
Come funziona questo aiuto ai docenti
Infatti l’espulsione degli insegnanti precari dal bonus della carta del docente è stata giudicata illegittima del tribunale e proprio per questo la carta del docente arriva anche per i precari con tanto di 2500€ di arretrati. Ma vediamo come si può usare la carta del docente. La carta dei docenti si può usare per acquistare libri e manuali ma si può anche usare per biglietti per visite a musei, mostre ma anche per acquistare hardware e software utili all’insegnamento.
L’estensione di questo bonus è sicuramente una vittoria per gli insegnanti precari ma questo non deve farci dimenticare che la piaga del precariato in Italia è veramente drammatica. Infatti nel nostro paese la maggior parte dei lavoratori ormai vive in condizioni di precarietà e tra l’altro non è mai passata la legge sul salario minimo.
Troppi squilibri lavorativi restano e non solo tra i docenti
Quindi la combinazione letale di precarietà, salario minimo mancante e alta inflazione sta spingendo veramente tanti italiani in condizioni di forte difficoltà economica. Il tema della precarietà nella scuola trascolora nel più grande tema della precarietà lavorativa che purtroppo significa ansia crescente a carico delle famiglie e tutele sempre più scarse per i lavoratori italiani.