Il risarcimento dei danni causati dal medico è sempre una tematica molto calda e delicata.
È chiaro che se il medico sbaglia deve pagare anche perché i danni alla salute sono danni immensi. In generale qualsiasi cittadino che arrechi danno a un altro cittadino ha il dovere di risarcirglielo ma quando si tratta di errore medico le questioni giuridiche sono molto complesse.
Per fare un esempio chi guida sulla strada deve risarcire l’altro automobilista o il pedone a cui ha causato un danno. Ma anche il datore di lavoro rischia delle sanzioni quando non metta in sicurezza l’attività lavorativa svolta dal dipendente.
Ma la Cassazione con la recente sentenza 39.015 dell’ottobre 2022 è andata proprio a chiarire che cosa succede nel caso di errore medico. Innanzitutto bisogna sottolineare che i medici non operano mai in base all’arbitrio personale. Infatti i medici devono seguire le linee guida dello Stato. Quindi sostanzialmente quando un medico segue scrupolosamente le linee guida imposte dallo stato per il trattamento di una determinata situazione patologica è libero da conseguenze giuridiche.
Infatti il lavoro del medico è un lavoro che non può mai garantire un assoluto successo e le cose quando si tratta di salute possono sempre andare storte. Tuttavia se il medico si è tenuto scrupolosamente alle linee guida del Ministero e non ha agito di testa sua ecco che in linea di principio non rischia niente.
Tuttavia gli eredi del paziente morto possono provare la colpa del sanitario. Il modo per provare la colpa del sanitario per quanto riguarda i parenti del paziente defunto è molteplice. Infatti bisogna riuscire a provare che il medico non abbia seguito in modo assolutamente scrupoloso le linee guida Ministeriali.
Ma in questo caso e se si riesce a provare che il medico non ha seguito alla lettera le procedure imposte dalla legge per il caso specifico, non soltanto i parenti avranno diritto ai risarcimenti per la morte del congiunto passato a miglior vita ma anche il medico rischierà il procedimento penale per omicidio colposo.
In questi casi i risarcimenti sono veramente forti tuttavia non è semplice per i parenti del defunto riuscire a dimostrare che il medico non si sia attenuto perfettamente alle linee guida previste dal ministero. Se il medico ha prescritto terapie sbagliate perchè orientato da suoi convincimenti personali in contrasto col pensiero scientifico dominante avere giustizia sarà facile.
Ma se apparentemente il medico si è alienato in ogni modo a ciò che prescrivono le linee guida del ministero non sarà semplice dimostrare negligenza o imperizia. Dunque si dovrà andare ad analizzare ogni passaggio dell’operato del medico per capire se e quando si sia discostato delle procedure ufficiali. Solo questo potrà andare ad offrire un concreto aiuto ai familiari.
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