Ultimamente non si parla più tanto dello spread.
Ciclicamente lo spettro dell’impennata dello spread arriva a terrorizzare gli italiani perché quando lo spread si impenna l’Unione Europea ci chiede tantissimi sacrifici e per le famiglie e per le imprese arrivano delle pesantissime stangate. Quindi non deve sorprendere che quando i giornali ricominciano a parlare di spread gli italiani giustamente si spaventino.
Ultimamente però dello spread non si parla così tanto e quindi questo problema non sembrerebbe esistere. Tuttavia in questo articolo vogliamo analizzare come nel 2023 il problema dello spread potrebbe tornare a rendere la vita più difficile delle famiglie e delle aziende ma anche del governo che dovrebbe essere costretto anche a prendere misure impopolari.
Vediamo perché lo spread potrebbe tornare ad infiammare il dibattito politico proprio nell’arco di quest’anno. Lo spread non è altro che il differenziale tra il rendimento dei titoli di stato tedeschi e il rendimento dei titoli di stato italiani. Oggi questo differenziale non appare così problematico ma il fatto è che nel 2023 probabilmente arriverà la recessione.
La recessione infatti è il grande spettro del 2023 e molto probabilmente l’Europa finirà in recessione. Con l’arrivo della recessione chiaramente la vita sarà più dura per le famiglie e per le imprese.
Tante famiglie potrebbero trovarsi veramente in forti condizioni di difficoltà economica ma anche tante imprese potrebbero trovarsi in affanno. Ma con l’arrivo della recessione economica chiaramente c’è un vero e proprio crollo dei consumi.
Tuttavia la gestione della recessione molto probabilmente sarà molto diversa tra Germania e Italia. Infatti la Germania, sappiamo già fin d’ora, che sosterrà fortemente i consumi. Infatti già da oggi la Germania sta erogando fortissimi aiuti sociali in modo tale che le famiglie possano continuare a spendere e a consumare tranquillamente.
Per fare un esempio il reddito di cittadinanza tedesco ad una famiglia con mamma papà e due bambini eroga addirittura 1600€ al mese e in più paga anche l’affitto e la bolletta del gas. Al contrario in Italia il reddito di cittadinanza già quasi non esiste più. Quindi mentre la Germania sostiene i redditi bassi e di conseguenza sostiene anche i consumi l’Italia non fa questo in modo concreto.
Questo significa che quando arriverà la forte recessione i consumi in Germania resteranno forti e robusti mentre in Italia potrebbero crollare. Una gestione così radicalmente diversa dei consumi delle famiglie potrebbe disallineare fortemente l’economia tedesca da quella italiana e fare infiammare di nuovo lo spread.
Infatti mentre l’economia tedesca appare assolutamente in grado di reggere l’urto della recessione anche grazie e soprattutto ad un basso debito pubblico quella italiana potrebbe venire travolta dalla recessione e ovviamente la differenza tra i due titoli di stato potrebbe ricominciare a diventare molto pesante.
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