La possibilità di pagare l’affitto con il reddito di cittadinanza potrebbe venire rivista. In seno alle numerosissime modifiche che il reddito di cittadinanza ha subito dall’insediamento del Governo Meloni.
Ora c’è anche qualche dubbio su alcuni dei suoi utilizzi principali. Ecco tutte le novità in programma per il 2023.
Il reddito di cittadinanza ha subito un durissimo colpo in seguito all’insediamento del Governo Meloni. Con il chiaro intento di arrivare pian piano a una totale cancellazione del sussidio portabandiera del Movimento 5 Stelle, Giorgia Meloni e il suo governo hanno cominciato a togliere fondi al reddito di cittadinanza, riducendone drasticamente la platea di coloro che possono accedervi, ma soprattutto che possono mantenerlo. Il nuovo reddito di cittadinanza, infatti, ha molte più probabilità di venire tolto prima del tempo. Può essere tolto dopo aver rifiutato una sola offerta di lavoro, oppure se non si è abbastanza attivi nella ricerca di un impiego. In pratica, tutte le opzioni di annullamento del sussidio già esistenti sono state inasprite.
Ora si cominciano a sollevare dubbi anche per quanto riguarda l’utilizzo dei soldi del reddito di cittadinanza. Ricordiamo, infatti, che i soldi della ricarica mensile del reddito di cittadinanza possono essere utilizzati solo per alcuni acquisti specifici. In particolare si possono usare per l’acquisto di prodotti alimentari, capi d’abbigliamento e prodotti farmaceutici, per pagare le bollette domestiche e per pagare il canone d’affitto della casa. Quest’ultimo punto è stato messo in discussione dalle nuove modifiche al sussidio operate per il 2023. Non c’è da preoccuparsi, però, secondo quanto riporta il testo del reddito di cittadinanza 2023, si può ancora pagare l’affitto con i soldi del reddito di cittadinanza.
Dubbi sulle nuove regole, ecco cosa dice il testo della misura
Rispetto a quanto modificato dal Governo Meloni, in reddito di cittadinanza è cambiato solo nel numero di persone che possono percepirlo e nei modi in cui può essere tolto. I suoi utilizzi rimangono esattamente gli stessi della prima stesura della manovra. Ivi compreso anche la possibilità di pagare l’affitto con i soldi della carta ricaricabile statale. Per farlo non è neanche necessario che il contratto d’affitto sia a nome del percettore o della percettrice del reddito di cittadinanza.
Questo è stato fatto per evitare che, per esempio, in una coppia, se uno dei due coniugi riceve il reddito di cittadinanza, ma il contratto d’affitto è intestato all’altro coniuge, quello che percepisce il reddito di cittadinanza non possa pagare.
Le spese ammesse con il reddito di cittadinanza
Anche nel 2023 c’è una lista di spese che possono essere effettuate con i soldi del reddito di cittadinanza. Queste spese sono più o meno le stesse dell’anno scorso:
- acquisti di beni primari, come generi alimentari, prodotti farmaceutici o capi primari d’abbigliamento;
- acquisto di elettrodomestici necessari, come forni, frigoriferi, stufe, lavatrici, ecc (sono esclusi TV, impianti stereo e console per videogiochi);
- pagamento delle bollette per le utenze domestiche;
- pagamento di un bonifico al mese per la rata del mutuo o per l’affitto di un’abitazione sotto regolare contratto;
- prelievi di denaro contante fino a 100 euro al mese per i percettori single o 210 euro al mese per le famiglie.