Comincia ad essere presentabile la domanda per la definizione agevolata delle cartelle esattoriali derivanti da multe e tasse che fanno parte della rottamazione quater.
Ecco cosa vi serve e soprattutto quanto dovete sbrigarvi per avere accesso alla rottamazione.
La rottamazione quater per le cartelle esattoriali è uno dei punti di maggior interesse tra i moltissimi interventi che il Governo Meloni ha svolto nel giro del suo primo mese. Prima di tutto occorre capire in cosa consiste la rottamazione quater e perché occorre presentare la domanda che l’Agenzia delle Entrate he reso disponibile sul proprio sito. La rottamazione delle cartelle esattoriali voluta dal Governo Meloni annullerà tutti i sovrapprezzi di interesse e delle sanzioni applicati ai debiti fiscali degli italiani. In particolare si va a colpire tutte le cartelle esattoriali di valore di 1.000 euro o inferiore che sono state create entro il 2015. Da considerare come già il Governo Draghi aveva previsto una prima rottamazione delle cartelle dello stesso valore dal 2000 al 2010.
La rottamazione avviene in maniera automatica per tutte le cartelle esattoriali, ma questo non significa che l’interessa del debito fiscale viene annullato. Prendiamo per esempio un debito fiscale contratto in seguito a una mensilità del bollo auto non pagata, uno dei casi più comuni. Su quel debito si sono accumulati nel tempo sanzioni ed interessi che hanno aumentato il valore del debito stesso. La rottamazione non cancella completamente il debito, ma soltanto il valore delle sanzioni e degli interessi, riportando la cartella al suo valore di base. Questo non è tutto. Per coloro che hanno comunque difficoltà a pagare il loro debito con il Fisco in un’unica soluzione, il Governo ha previsto un sistema di rateizzazione agevolata in 5 anni.
Domande aperte per la rateizzazione agevolata, ecco quanto tempo abbiamo
Ecco quindi che entrano in gioco le domande da inoltrare all’Agenzia delle Entrate. Se la rottamazione quater vera e propria si applica automaticamente alle cartelle esattoriali, l’adesione alla rateizzazione deve essere richiesta. La rateizzazione vale per i debiti contratti a partire dal 1 gennaio 2000 fino al 30 giugno 2022 e può essere richiesta per i carichi fiscali inclusi:
- inclusi in cartelle esattoriali non ancora notificate;
- interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione;
- già oggetto di precedenti rottamazioni anche se decaduta dalla misura agevolata per il mancato, tardivo o insufficiente pagamento di una delle rate del precedente piano di pagamento.
Il pagamento degli importi fiscali può essere fatto sia in un’unica soluzione, sia con il sistema di rateizzazione previsto dalla forma agevolata.
Rateizzazione agevolata, in cosa consiste
Il piano agevolato di rateizzazione del versamento delle cartelle esattoriali prevede un piano in 18 rate consecutive per un periodo di 5 anni. Le prime due scadenze saranno il 31 luglio 2023 e il 30 novembre 2023. Le restanti rate saranno distribuite nei 4 anni successivi alle date del 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre i ogni anno.
La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessive dovute a titolo di definizione agevolata, le restanti rate, invece, saranno di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2% annuo a decorrere dal 1 agosto 2023.