Aiuti dal governo anche per la salute e lavoro. arrivano i nuovi bonus e le agevolazioni per chi ha problemi con la tiroide
Il diritto alla salute è un diritto inalienabile. Lo sanno bene chi, purtroppo, per via di impedimenti fisici o psicologici, non può andare a lavoro o semplicemente svolgere una vita normale. Quando si parla di problemi alla salute, però, non si intende necessariamente ed esclusivamente handicap motori o psichici.
In Italia, infatti, le patologie legate alla tiroide sono diffusissime e molti italiani ne soffrono. Proprio per questo, molti cittadini hanno diritto a ricevere determinate agevolazioni fiscali che consentono loro di avere maggiore sostegno. È questo il motivo per cui sono in arrivo nuovi bonus e agevolazioni per chi ha problemi con la tiroide. Ecco quali sono e di che cosa stiamo parlando.
La tiroide non è altro che una ghiandola del nostro posizionato nella parte superiore della trachea. È utile al discernimento degli ormoni che si rivelano fondamentali per il nostro corpo. Questi, infatti, sono determinanti per quanto riguarda la frequenza cardiaca, il sistema nervoso e la temperatura corporea. Si tratta, quindi, di elementi fondamentali per il nostro organismo e vanno quindi tutelati. Chi soffre di patologie legate alla tiroide, infatti, può avere il diritto di usufruire ad alcune agevolazioni fiscali che mette a disposizione lo Stato.
Chi ha problemi alla tiroide, infatti, può usufruire di un’indennità calcolata sull’invalidità certificata. Se questa supera il 74% il contribuente potrà ricevere un assegno di importo che va da un minimo di 291,60€, fino a 550€. Ovviamente, non tutte le problematiche legate alla tiroide sono uguali ed è necessario che vi sia una classificazione che chiarisca questa definizione. Tra i problemi a questa ghiandola, infatti, rientrano il carcinoma tiroideo, l’ipertiroidismo con compenso neuropsichiatrico, l’asportazione della ghiandola tiroidea e l’ipotiroidismo.
Per ottenere i buoni per la tiroide, è necessario avere un’invalidità di almeno il 74%; inoltre, si tratta di una misura che risulta essere incompatibile con i trattamenti pensionistici. Nel caso di invalidità al 100%, il soggetto che soffre di patologie alla tiroide ha il diritto alla fornitura gratuita di eventuali protesi e altri dispositivi di sostegno. Inoltre, può accedere alla misura di collocamento obbligatorio nel caso in cui vi sia capacità lavorativa residua, alla tessera di libera circolazione gratuita e all’esenzione delle tasse sanitarie.
I pazienti che presentano patologie alla tiroide e un’invalidità grave accertata possono avere diritto a permessi retribuiti come previsto dalla legge 104. Tra questi vi sono anche i riposi orari giornalieri, i quali possono avere una durata di 1 o 2 ore relativamente all’orario di lavoro stabilito dal contratto.
Inoltre, è possibile usufruire del congedo straordinario, con una durata massima di due anni. Quando questi lavoratori risultano essere in congedo questi ricevono un importo quantificato nella retribuzione che è stata percepita dal lavoratore nell’ultimo mese di lavoro che ha preceduto appunto il congedo.
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