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Bicicletta: scattano le multe forti se ci vai così “tutti sconvolti, è assurdo”

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Stefano Vori

Bicicletta, che passione. Ma tutti i cicloamatori devono fare molta attenzione a quando sono in strada perché può capitare di incappare in qualche salatissima multa.

Hai voglia a dire che siamo il paese della Ferrari. Siamo anche il paese di Coppi e di Bartali, di Gimondi e di Adorni, di Moser e di Saronni, di Bugno e di Chiappucci e dell’indimenticabile Pirata, Marco Pantani. Decenni di sfide tra montagne e pianure, tra sudore e lacrime. Una passione che travolge, che lascia senza fiato, esattamente ciò che avviene ai ciclisti quando affrontano la cima più alta del Giro d’Italia.

Ciclisti
Bicicletta (I Love Trading)

Tra rettilinei e curve quella passione la ritroviamo, quotidianamente, sulle nostre strade. Perché sono tanti i cicloamatori. Purtroppo sono anche tanti, troppi i cicloamatori che rimangono coinvolti in drammatici incidenti stradali che, a volte, si trasformano in vere tragedie. Occorre prestare la massima attenzione per non ricevere qualche sgradita sorpresa, come una salata multa.

Bicicletta, che passione!

Non c’è dubbio che l’Italia sia il paese del più famoso marchio automobilistico del mondo, la Ferrari, ma è altrettanto fuor di dubbio che forse lo sport più amato dagli italiani, insieme al calcio, sia il ciclismo. Perché l’Italia è il paese del più grande ciclista di tutti i tempi, Fausto Coppi e del sua acerrimo amico – nemico – rivale, Gino Bartali. Una coppia di fuoriclasse del pedale che ha spaccato in due l’Italia tra gli anni ’40 ed i ’60. In quegli anni, a cavallo della seconda Guerra Mondiale, gli italiani si sono innamorati perdutamente di quelle due ruote che solcavano strade bianche, con buche e buchette dislocate un po’ ovunque.

E gli stessi che frequentavano le strade del Giro d’Italia o l’interminabile tragitto tra Milano e Sanremo per la più classica delle corse in linea italiane, appena il lavoro glielo permetteva, inforcavano le loro bici e iniziavano anche loro a correre e a sognare di emulare i grandi idoli delle due ruote. Passione che anno dopo anno, decennio dopo decennio, non è passata di moda. Oggi sulle lunghe e dritte strade asfaltate corrono i nipoti dei tifosi di Coppi e Bartali. Hanno bici più leggere, abbigliamenti che li fanno pedalare facendo si che si mantengano freschi d’estate e caldi di inverno. Ma la passione è rimasta esattamente la stessa.

Strade pericolose

La passione è la medesima, le strade assolutamente no. Oggi andare in bicicletta è pericoloso poiché vi sono automobili, e altri mezzi, praticamente ovunque. Le pista ciclabili, in molte zone d’Italia, sono soltanto dei sogni che non si trasformano mai in realtà. E poi occorre prestare la massima attenzione per non ricevere una multa direttamente a casa. Perché? Perché anche coloro che vanno in bicicletta devono rispettare delle precise norme.

Murales
Bicicletta (I Love Trading)

Una di queste viene puntualmente disattesa e non passa giorno che un automobilista non incroci qualche “irrispettoso” della ben nota norma vigente. Sono coloro che portano sulla loro bicicletta un’altra persona. Ora sul manubrio, ora sulla barra o sul portapacchi. E’ una grave irregolarità, a meno che la bicicletta non sia omologata per due. Il rischio è molto alto. così come la multa, che può arrivare fino a 172 euro.

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