Una scelta che favorirà i più virtuosi. Ecco il bonus raccolta differenziata per chi fa più attenzione al riciclo: come funziona
Il governo è voluto intervenire in maniera attiva per incoraggiare e incentivare la buona pratica della raccolta differenziata. Questo vale per i cittadini, certo, ma anche per imprese e aziende che, da sole, ricoprono una certa quota di responsabilità nella produzione e diffusione impropria di rifiuti nell’ambiente che ci circonda.
Proprio per questo, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di stanziare circa 10 milioni per il nuovo anni, con lo scopo di raggiungere determinati obiettivi ambientali. Si tratta di denaro che verrà rivolto a coloro che si dimostreranno particolarmente virtuosi per quanto riguarda la produzione e lo smaltimento dei rifiuti. Ecco, quindi, come funziona il bonus raccolta differenziata e chi potrà finalmente usufruirne.
Come funziona il bonus raccolta differenziata
Tra le misure più interessanti, soprattutto in ottica ambientale, adottate dall’attuale governo vi è certamente quello che è stato definito il bonus raccolta differenziata. Si tratta di una misura che punta ad incrementare il riciclaggio di uno dei materiali più inquinanti in assoluto: la plastica. Ma non solo, l’intento è anche quello di migliorare i dati rispetto al recupero di scarti non pericolosi. Nello specifico, il bonus raccolta differenziata potrà essere erogato fino ad un massimo di 20mila euro al mese e sarà rivolto solo alle imprese. In particolare, consiste in un credito d’imposta del 36% riferito al 2023.
All’interno del testo della manovra economica dell’attuale governo è infatti indicato che il bonus raccolta differenziata verrà elargito a quelle aziende che decidono di acquistare prodotti realizzato con materiali già riciclati. In particolare si tratta di imballaggi in plastica, oppure compostabili e biodegradabili secondo quanto indicato dalla normativa UNI EN 13432:2002. Inoltre, sono ammessi anche gli imballaggi derivati dalla raccolta differenziata di alluminio, vetro e carta.
Come detto in precedenza, la nuova misura prevede il riconoscimento di un bonus con un importo massimo annuo fino a 20mila euro per ogni beneficiario che soddisfa i requisiti richiesti. Il limite massimo complessivo di spesa è stato fissato a 5 milioni di euro sia per il 2024 che per il 2025, con un totale di risorse economiche che ammontano, appunto, a 10 milioni di euro. Il bonus raccolta differenziata consiste in un credito d’imposta che verrà quindi inserito nella dichiarazione dei redditi riferita al periodo d’imposta in cui viene riconosciuto il credito.
Come ottenere il bonus raccolta differenziata
È possibile ottenere il bonus raccolta differenziata solo se si soddisfano alcuni requisiti, tra cui quelli elencati in precedenza. Per quanto riguarda le procedure, l’impresa che lo richiede dovrà utilizzare il modello F24 e fare quindi domanda direttamente all’Agenzia delle Entrate. Lo scopo dell’incentivo è quello di aumentare il riciclaggio relativo alle plastiche miste e degli scarti non pericolosi.
Un altro obiettivo è quello di puntare all’avvio del recupero energetico e alla drastica diminuzione dell’impatto ambientale relativo agli imballaggi. Non sarà quindi possibile poter usufruire del bonus raccolta differenziata da semplice cittadino in quanto è una misura rivolta esclusivamente alle imprese.