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NFT: la fine di un mito che aveva illuso tanti

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Salvatore Dimaggio

Per mesi si è parlato ossessivamente dei non fungible token.

Questi misteriosi oggetti virtuali avevano realmente calamitato all’attenzione della gente. Cerchiamo di capire che cosa sono e perché oggi appaiono solo una vuota illusione. I non fungible token sono semplicemente dei file e quindi come tali non dovrebbero avere nessun valore di mercato.

NFT
NFT (I Love Trading)

Infatti un file di per un computer o di uno smartphone è infinitamente replicabile e quindi quale valore potrebbe mai avere? Ma l’idea alla base dei non NFT è proprio quella di rendere ogni file assolutamente unico blindandolo con la blockchain vale a dire la tecnologia di crittografia che garantisce i Bitcoin.

Una febbre che aveva coinvolto tanti

Proprio questa idea aveva fatto immaginare prospettive di investimento straordinarie a tanti. Infatti si era creato una vera e propria febbre dei NFT e file creati da artisti o da aziende o da maison di moda e blindati in questa maniera avevano cominciato a salire vertiginosamente di prezzo.

Si era creato un mercato che esiste tuttora ma che era diventato veramente rampante fino a qualche mese fa. Infatti fino a qualche mese fa i giornali si divertivano a pubblicare le quotazioni stellari raggiunte da banalissimi file GIF. Quando c’è la febbre per un nuovo tipo di investimento chiaramente la gente ci si butta nella speranza di cavalcare un’onda che potrebbe farli diventare ricchi.

Questa frenesia non c’è più ma le piattaforme continuano ad operare

Tuttavia oggi la febbre per i NFT appare veramente tramontata. Ai giornali queste opere virtuali non interessano più e anche la gente non sembra più affascinata da questa possibilità di guadagno. Intendiamoci: il mondo dei non fungible token non è certamente terminato.

Infatti le piattaforme online che permettono di creare i non fungible token e di scambiarli sono tuttora attive e gli appassionati non mancano. Ad essere terminata è quella fase di euforia che aveva portato a prezzi veramente assurdi e che aveva spinto anche gli investitori più tradizionali a cominciare a monitorare questo strano tipo di investimento.

Un mercato attivo ma con meno frenesia

Il fatto che oggi la febbre per i NFT  sia passata però non significa che questo mercato non si attivo e che gli appassionati non trovino comunque su queste piattaforme memorabilia virtuali per i loro gusti. Ma negli investimenti bisogna sempre distinguere tra delle dinamiche sane e delle dinamiche patologiche. Infatti il fatto che esista un mercato di oggetti virtuali e che alcuni di questi oggetti particolarmente rari e desiderati possano effettivamente toccare quotazioni elevate è qualcosa di assolutamente naturale e anche sano.

Fine del mito NFT
Fine del mito NFT / I Love Trading

Invece fino a qualche mese fa sui non fungible token si era creata un’euforia che poteva essere realmente pericolosa anche perché alcuni valori che erano andati alle stelle poi erano rapidamente crollati come spesso succede. Quindi il mercato dei NFT è tuttora decisamente attivo ma per fortuna sembra passata quella euforia che poteva essere veramente pericolosa e chi pensava che non NFT sono fossero l’ennesimo strumento che permetteva di fare soldi facili si è ben presto reso conto che questa era solo un’illusione.

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