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Stagisti 2023: cambia tutto e controlli severissimi, novità da sapere

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Riccardo Magliano

Le nuove norme sulle assunzioni e sul lavoro nel 2023 prevedono grosse novità anche per quanto riguarda gli stage.

Ci saranno maggiori controlli estremamente severi sugli stagisti assunti dalle aziende. La lotta al lavoro in nero non è mai stata così senza quartiere.

lavoro in stage
Novità sui diritti degli stagisti
ilovetrading.it

Da quando è stato inventato il concetto stesso di stage formativo, lo stagista è sempre stato oggetto di battute sul lavoro duro perennemente sottopagato. La Legge di Bilancio 2023 intende correggere questo stereotipo, andando a inserire nuove regole atte a garantire il rispetto dei diritti delle persone in stage formativo. Sono stati pensati molti nuovi benefici per gli stagisti, specialmente per quanto riguarda le regole dei contratti e soprattutto la durata degli stessi. Il Governo ha deciso di procedere con una serie di regolamentazioni per quanto riguarda la durata dei contratti, con possibilità di rinnovo. Inoltre vengono inseriti nuovi regolamenti per quanto riguarda i compensi, che devono essere congrui al lavoro svolto.

Il tutto verrà poi condito con un aumento esponenziale dei controlli, per assicurarsi che tutte le misure vengano seguite alla lettera. Prima di tutto si parte dalla base che lo stage prevede un contratto tra le due parti in previsione di un percorso formativo. Lo stage può essere fatto da enti pubblici, no profit e aziende private, ma non esiste un contratto universale per lo stage formativo. Le regole sulla contrattualistica e la regolamentazione degli stage è affidata alle Regioni.

Esistono perciò 3 tipi diversi di stage:

  • stage formativi e di orientamento con una durata massima di 6 mesi;
  • stage di inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro, con una durata massima di 12 mesi;
  • stage a favore di soggetti svantaggiati che hanno durata massima di 12 mesi, ma possono arrivare fino a 24 mesi per quelli organizzati per disabili.

Cosa cambia per gli stagisti nel 2023

I punti fondamentali di intervento del Governo a favore degli stagisti nel 2022 sono 3, e puntano tutti sul riconoscimento di diritti fondamentali:

  • definizione di una durata massima dello stage, con possibilità di eventuali proroghe;
  • erogazione di una forma di indennità di partecipazione che rappresenti un compenso congruo alla prestazione comunque prestata;
  • possibilità del riconoscimento, qualora richiesto dallo stagista, della sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato.

Gli stage saranno poi limitati e controllati in rapporto alle dimensioni dell’impresa stessa. In pratica, una grande azienda potrà avere sotto contratto più stagisti rispetto a una più piccola. Si intende inoltre imporre alle aziende l’obbligo di assunzione di una quota minima di stagisti tra quelli già in organico.

meloni e mattarella
Novità sui diritti degli stagisti
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Maggiori controlli e diritti per gli stagisti

La volontà è quella di rendere tutti gli stage formativi tracciabili dallo Stato, in modo da rendere più efficaci i controlli. Questi si intensificheranno nel 2023, in una continua lotta senza quartiere al lavoro in nero.

Quello che si vuole evitare è che le aziende continuino a sfruttare i lavoratori in stage con rapporti di lavoro a favore delle aziende e che danneggiano i lavoratori. Chi non riconosce le nuove regole, infatti, andrà incontro a severe sanzioni. In particolare, per il mancato riconoscimento della congrua indennità o per la mancata specifica della durata dello stage, un imprenditore può incorrere in sanzioni da 1.000 a 6.000 euro.

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