Gli italiani sono giustamente spaventati dall’inflazione perché ormai è arrivata al 12%. Per proteggere i risparmi dell’inflazione i bot sono sicuramente uno strumento straordinario.
Ma c’è un BOT che ha battuto veramente tutti i record e che chiaramente oggi è estremamente consigliato ai risparmiatori. Negli anni ottanta l’inflazione era altissima e gli italiani non avevano nessun dubbio: i loro risparmi andavano investiti in bot. Ma nel tempo l’inflazione con l’arrivo dell’Euro è diventata veramente bassissima.
Quindi l’investimento in bot è sembrato veramente poco interessante. Infatti da quando è arrivato l’euro l’inflazione si è mantenuta sempre bassissima e di conseguenza investire in bot è sembrata qualcosa di un po’ inutile agli italiani.
Un BOT che fa tornare agli anni ’80 e ’90
Infatti prima del 2022 i bot erogavano degli interessi veramente ridicoli e quindi sostanzialmente ben pochi italiani erano interessati a questa forma di investimento. Ma oggi l’inflazione è tornata altissima. Nell’arco del 2022 l’inflazione è andata sempre crescendo e ormai si attesta stabilmente ad un valore che oscilla tra l’11 e il 12%.
Nell’ultima asta dei bot ne è stato collocato uno con scadenza gennaio 2024 (ISIN: IT0005529752) che ha superato la soglia del 3% lordo. Era da luglio 2012 che il 3% lordo non veniva raggiunto dai bot. E una data storica questa così come era una data storica quella. Infatti nel 2012 i bot si impennavano e Mario Draghi pronunciò la famosa frase nella quale diceva che la banca Centrale avrebbe difeso l’euro a qualunque costo.
Salvare l’euro a qualunque costo, ma anche salvare i risparmi
Ma cerchiamo di capire quanto renda questo bot. Un investitore che investe €10.000 su questo BOT a 12 mesi dopo un anno ottiene un guadagno di €230. Dunque un rendimento del genere è valido anche se rapportato ai conti di deposito. Ma anche i bot con scadenza a 6 mesi hanno un rendimento molto interessante. (ISIN: IT0005500027)
Infatti chi dovesse sottoscrivere oggi bot con rimborso a luglio prossimo se investisse €10.000 avrebbe un rendimento di 92 euro. In sostanza oggi i bot sono tornati ad essere estremamente concorrenziali e quindi è chiaro che gli italiani sono tornati ad essere interessati a questo strumento. Anzi negli ultimi mesi sia i bot che i buoni fruttiferi postali sono tornati di gran moda e sembra veramente di essere tornati agli anni 80 e 90 dell’altissima inflazione.
Risparmi a rischio ma il problema vero è per chi non ce l’ha
Gli ultimi report dell’ABI sottolineano come le famiglie quasi senza soldi da parte siano in realtà tantissime in Italia. Questo fa paura in un anno nero come il 2023 nel quale si annuncia una pesante recessione.
Purtroppo le disuguaglianze sociali in Italia sono in forte aumento e mentre lo stato eroga strumenti per puntellare il suo debito pubblico e consentire ai risparmiatori di avere un utile, il problema più grosso è proprio per tutte quelle famiglie che non hanno salvagenti sociali. Non ci stancheremo di ripetere che le turbolenze sociali sono la vera incognita del 2023.
