Manca davvero pochissimo all’inizio di Sanremo 2023. La kermesse canora all’italiana più famosa del mondo, sta per tornare. I telespettatori sono in trepidante attesa non solo per la gara, ma anche perché come annunciato ci sarà come ospite il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Il presidente così come annunciato qualche tempo fa, sarà ospite nel corso della finale del Festival di Sanremo attraverso collegamento.
La notizia ha fatto immediatamente il giro della rete, spaccando letteralmente l’opinione degli italiani a metà. Da un lato c’è chi condivide fermamente questa decisione, poiché non si deve calare l’attenzione e l’ interesse verso un tema così importante che riguarda tutti da vicino come il conflitto in corso tra la Russia e l’Ucraina.
D’altro canto, coloro che hanno fortemente criticato questa scelta hanno dato il via a polemiche e manifestazioni. Infatti ritengono che ci sia molta spettacolarizzazione da parte del presidente e poco interesse concreto nell’aiutare la sua gente. Diego Costacurta, coordinatore del Comitato di Liberazione Nazionale e appartenente di spicco del collettivo Pecora Nera, ha chiesto a tutti di presentarsi a Sanremo per protestare.
Anche sui social è divampata la polemica, infatti tantissimi utenti hanno trovato questa decisione del presidente ucraino di collegarsi con lo studio di Sanremo, come fuori luogo inopportuna ed irrispettosa. “Il confine tra dramma e farsa è stato ampiamente superato”. “Zelensky a Sanremo. Grottesco e definito segnale di pazzia collettiva”, si legge su Twitter. Ora anche Alfonso Signorini ha detto la sua sulla partecipazione del presidente a Sanremo. “Eppure c’è in tutto questo un retrogusto amaro che non posso fare finta di ignorare. E non è la prima volta che mi capita”.
“Ricordo ancora quando vidi il servizio glamour realizzato dal presidente ucraino con la moglie Olena sulle patinatissime pagine di Vogue. Non volevo credere ai miei occhi. Nel pieno della guerra, sullo sfondo di un tragico palcoscenico di macerie e di morti, quelle immagini erano un vero e proprio pugno nello stomaco”. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, ma il conduttore del Grande Fratello Vip non sembra condividere il modo. Ma a me sembra che canali comunicativi più adatti a Zelensky e alla sua causa non manchino e che li sappia anche sfruttare bene. Di recente è volato alla Casa Bianca e nello studio Ovale ha ringraziato il presidente Biden per gli aiuti ricevuti”- si legge.
Poi ancora: “Pochi mesi fa ha tenuto un applauditissimo discorso alle Nazioni Unite, che in pochi secondi ha fatto il giro del mondo. Esistono invece dei contesti che, seppur prestigiosi, sono stonati con la realtà della guerra”. Alfonso Signorini, prosegue spiegando: “Esiste anche un rispetto per chi è in prima linea a combattere, un rispetto per chi ci ha rimesso la pelle e per tutte le famiglie che sono state private di un affetto. Un giornale patinato, esattamente come la platea di uno spettacolo di svago e intrattenimento, stridono con tutto questo”.
Il direttore di Chi Magazine conclude con un messaggio nostalgico verso i tempi che furono. “E se questo è il prezzo che dobbiamo pagare ai tempi moderni, preferivo i tempi in cui i generali se ne stavano in trincea a combattere a fianco dei loro soldati”.
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