Si è parlato tanto di rottamazione delle cartelle perché il governo ha deciso un nuovo condono. Ma ci sono due vie e sono molto diverse.
La nuova sanatoria è molto generosa perché va a coprire le cartelle in riscossione dal primo gennaio 2020 al 30 giugno 2022. Dunque in realtà un numero esorbitante di cartelle che sono già in riscossione saranno completamente azzerate in alcuni casi mentre in altri casi saranno abbassate di valore o rateizzate.
Il nuovo strumento è la rottamazione delle cartelle ma non va confuso con la rateizzazione. Rateizzazione e rottamazione delle cartelle sono due strumenti molto diversi e questo articolo cercheremo di capire le differenze ma soprattutto cercheremo di capire quale conviene e quale no. La rottamazione delle cartelle è stato un vero e proprio cavallo di battaglia del governo Meloni.
Le due rateizzazioni
Infatti qualsiasi tipo di cartella può rientrare nella rottamazione. Infatti grazie alla rottamazione i contribuenti possono ottenere una rateizzazione molto particolare invece con la rateizzazione ordinaria la dilazione dei tempi risulta essere maggiore ma non ci sono sconti.
Quindi in estrema sintesi possiamo dire che la rottamazione del governo Meloni crea un percorso di rateizzazione non molto lungo ma c’è uno sconto sulle sanzioni e sugli interessi per la ritardata iscrizione a ruolo.
La rateizzazione: come funziona e quando conviene
Invece la rateizzazione ordinaria offre tempi più lunghi ma non consente sconti quindi non è banale capire quale delle due conviene. Ma cerchiamo comunque di capire meglio. In sostanza la riduzione delle sanzioni e degli interessi dovrebbe far scegliere la rottamazione delle cartelle ma se invece si vogliono tempi più lunghi per la rateizzazione ecco che sicuramente conviene la rateizzazione ordinaria.
Focalizzandosi un po’ più sui dettagli possiamo capire come con la rottamazione abbiamo rate trimestrali di cui due da pagare a luglio 2023 e novembre 2023 e poi ci sono 16 rate da pagare 4 volte all’anno dal 2024 al 2027.
Come funziona la rateizzazione ordinaria
Questo è il calendario della nuova rottamazione di Giorgia Meloni. Invece con la rateizzazione ordinaria si possono ottenere anche fino a 120 rate mensili di basso importo. Gli esperti spiegano che nel concreto chi ha debiti con il fisco di modesta entità sceglierà la rottamazione della Meloni proprio perché consente uno sconto che può essere anche molto interessante.
Ma se il debito col fisco risulta di forte entità probabilmente la rottamazione ordinaria sarà sempre la scelta privilegiata perché avere ben 120 rate mensili di modesto importo può essere qualcosa di sicuramente molto più compatibile con cifre rilevanti. Come tutti i condoni anche questo ha suscitato forti polemiche. Infatti un condono in linea di principio è una sorta di premio a chi non paga le tasse.
Polemiche e quale scegliere
Tuttavia in questo caso le polemiche sono state decisamente poche perché effettivamente sono talmente tanti gli italiani che in buona fede non riescono a pagare le loro pendenze col fisco e misure di questo tipo sono assolutamente doverose.
Secondo gli ultimi report infatti sono veramente tantissime le famiglie che hanno pendenze col fisco e che effettivamente non hanno modi per pagare. Sicuramente l’alta inflazione la pandemia di covid hanno contribuito non poco a questa situazione pesantissima. Ma come torniamo a ribadire le due vie per la rateizzazione sono notevolmente diverse e quindi vanno scelte con grande cura.