Il Bitcoin sta vivendo un momento molto travagliato in questi ultimi mesi ed è spesso al centro di ragionamenti e riflessioni.
Tuttavia recentemente è tornato fugacemente sopra i ventimila dollari e attualmente gravita attorno a quella cifra. Per gli estimatori delle monete virtuali si tratta di una notizia positiva perché dopo mesi di forte debolezza questo ritorno sopra i ventimila dollari può essere facilmente interpretato come una ritrovata forza della regina delle valute virtuali.
Sicuramente chi segue il mercato del Bitcoin fa bene a festeggiare questo valore toccato dalla popolare criptovaluta anche se logicamente siamo a valori molto più bassi rispetto a quelli di alcuni mesi fa. Infatti nell’arco del 2022 il Bitcoin ha perso tanto di valore e c’è chi addirittura ha dato per spacciata questa criptovaluta.
Una notizia positiva che rischia di confondere
Ma ultimamente è tornato un po’ di dinamismo sul Bitcoin e questo ritrovato valore dei ventimila dollari viene giudicato positivamente dagli analisti. Se tutto questo è vero non bisogna però sottovalutare alcune questioni fondamentali. Infatti il rinnovato interesse ed entusiasmo attorno al Bitcoin potrebbe far tornare in auge la vecchia idea che il Bitcoin sia un bene di rifugio.
Già si sentono ragionamenti in questa direzione. Alcuni analisti ma anche alcuni semplici risparmiatori su internet stanno riesumando la vecchia idea che il Bitcoin sia un bene di rifugio e che proprio il temuto arrivo della recessione lo porterà in alto.
Non è un bene di rifugio
E’ molto pericoloso pensare questo e varie volte questa idea è stata sconfessata dai fatti. Quando c’è stato lo scandalo Evergrande la borsa ha avuto un piccolo tonfo ma un tonfo ancora più forte lo ha avuto il Bitcoin. Quando è cominciata la forte stagione inflazionistica il Bitcoin avrebbe dovuto salire di valore se fosse stato un bene di rifugio e invece ha perso di valore molto più rispetto alla stessa borsa.
Quindi varie volte è stato dimostrato che il Bitcoin non è un bene di rifugio. Sicuramente sbaglia chi lo dà per morto ogni volta che ha una forte perdita di valore infatti si tratta di un asset soggetto naturalmente a fluttuazioni molto forti.
Attenzione a credere a questa versione
Ma se sbaglia chi lo dà sempre per morto, sbaglia anche chi lo ripropone come bene di rifugio ogni qualvolta riprenda valore. È molto pericoloso pensare che il Bitcoin possa essere un bene di rifugio contro la temuta recessione. È vero, la recessione nel 2023 fa paura ed è molto probabile che avvenga. Ma se altri asset come per esempio l’oro o i titoli di stato possono essere un bene di rifugio contro la recessione, sicuramente il Bitcoin non può essere considerato in questo modo.
Anche istituzioni autorevoli in passato avevano sostenuto la tesi che il Bitcoin potesse essere un bene di rifugio e chiaramente con l’arrivo della recessione questa tesi torna in auge ma bisogna ricordare che non è così e che il Bitcoin va considerato come un asset ad altissima volatilità e quindi da lasciare agli esperti. È giusto cercare beni rifugio contro la recessione del 2023 ma non bisogna cercarli nel Bitcoin. Sbagliatissimo credere che i timori di recessione lo stiano riportando in alto: sono certamente due fenomeni slegati che non autorizzano a vederlo come un rifugio.