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Bonus Renzi anche nel 2023: hai 100 euro anche quest’anno, ecco come

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Riccardo Magliano

Il trattamento integrativo IRPEF, comunemente additato con il nome di Bonus Renzi, rimarrà anche nel 2023.

Il Governo Meloni lo ha confermato all’interno del testo della manovra finanziaria come forma di aiuto ulteriore alle famiglie in questo periodo estremamente complesso per quanto riguarda i rincari.

matteo renzi
Bonus Renzi nel 2023
ilovetrading.it

Il trattamento integrativo IRPEF nato nel 2015 sotto il Governo Renzi è stato, assieme al bonus cultura, additato come una mancetta elettorale, un modo subdolo per comprare voti dagli italiani. Nonostante questo pensiero, la possibilità di dare alle famiglie italiane qualche soldo in più per combattere efficacemente il periodo di altissimi rincari che stanno affrontando è troppo prezioso. Per questo motivo il Governo Meloni, alla firma della Legge Finanziaria 2023, ha deciso di mantenerlo sostanzialmente invariato. Si tratta di un rimborso IRPEF del valore di 100 euro che verrà corrisposto ai lavoratori che hanno un reddito inferiore a 15.000 euro direttamente in busta paga.

La misura era già stata ampiamente discussa e modificata durante il Governo di Mario Draghi nel 2022, anno in cui ha subito una modifica al suo testo di base, passando da 80 a 100 euro. L’importo massimo di 80 euro del Bonus Renzi per 12 mensilità era garantito soltanto a chi avesse un reddito entro i 24.600 euro, per poi scendere mano a mano che aumentata il reddito di un lavoratore, fino all’annullamento completo. Questo fino a luglio 2020, quando la modifica al testo ha fatto in modo che il bonus aumentasse di 20 euro al mese e il requisito di reddito arrivasse a 28.000 euro. Per il resto il meccanismo del bonus è rimasto identico al passato.

Bonus Renzi sotto il Governo Meloni, come funziona nel 2023

Saltando all’anno corrente, però, il Bonus Renzi deve fare i conti con i due tagli delle aliquote IRPEF fatte tra il 2022 e il 2023. Nel 2022, infatti, il bonus si è dovuto adattare al nuovo sistema IRPEF a 4 aliquote anziché 5. Allo stesso modo, quest’anno il bonus dovrà essere adattato al nuovo IRPEF a 3 aliquote. Il trattamento integrativo, dunque, spetterà ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, ma è richiedibile anche dai soci lavoratori delle cooperative, lavoratori atipici, lavoratori con contratto co.co.co., borsisti e stagisti. Possono riceverlo anche i disoccupati che percepiscono la NASPI, gli amministratori comunali, gli addetti della Pubblica Amministrazione e i lavoratori in cassa integrazione.

I lavoratori dipendenti con reddito fino a 15.000 euro che già beneficiano del bonus continueranno a riceverlo in modalità piena. Il bonus continuerà ad essere percepito anche dai lavoratori che percepiscono reddito fino a 28.000 euro a condizione che la somma delle detrazioni per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022 sia di ammontare superiore all’imposta lorda

giorgia meloni
Bonus Renzi nel 2023
ilovetrading.it

Richiedere il bonus Renzi nel 2023

Per richiedere il trattamento integrativo 2023 non sarà necessario fare alcuna richiesta specifica. Questo sarà corrisposto automaticamente in busta paga a tutti i lavoratori che ne hanno diritto.

Nel caso dei pensionati, invece, anche loro hanno diritto al bonus Renzi, ma c’è bisogno di soddisfare alcuni requisiti. Il primo è che si percepisca una pensione INPS e nessun altro trattamento assistenziale, ad esempio il reddito di cittadinanza o la reddita Inail per gli infortuni sul lavoro.

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