Come sappiamo i bonus casa sono stati pesantemente ridotti nel 2023.
Ma il fatto che il governo Meloni non ami i bonus casa non significa che non ci siano misure estremamente interessanti e anche convenienti. Il governo Meloni ha ridotto i bonus casa ma sostanzialmente quasi tutte le misure sono state confermate e quindi andiamo a capire che cosa succede proprio per il 2023.
In particolare ci concentreremo sull’interessante sismabonus 2023. Innanzitutto con la manovra finanziaria si era avuta l’ufficialità della conferma di questa misura per l’anno corrente ma anche per il prossimo anno. Infatti proprio con la legge finanziaria il sismabonus è stato confermato per il 2023 e per il 2024. Ma vediamo quali sono le novità introdotte per il Sismabonus sia quest’anno che anche per l’anno prossimo.
Perché è il più conveniente
La proroga del nuovo governo Meloni era già stabilita grazie alla legge di bilancio. Innanzitutto per richiedere il Sismabonus adesso è necessario presentare il visto di conformità inerente ai lavori da effettuare. Quindi tutti coloro i quali vogliano richiedere la messa in sicurezza di immobili ubicati in zone a rischio sismico dovranno rispettare il decreto antifrode e tenere presente anche le possibili verifiche effettuate dal fisco.
Infatti il decreto antifrode nasceva proprio per cercare di evitare tutte le manovre messe in campo dai furbetti e che hanno portato a quasi 6 miliardi di truffe sui vari bonus case. Dunque il Sismabonus va richiesto soltanto se la documentazione è molto accurata. Infatti in caso di controlli bisognerà dimostrare all’Agenzia delle entrate di possedere i requisiti di conformità dei lavori.
L’aliquota può salire molto
Il sismabonus ha una aliquota del 50% ma che può salire anche di molto se gli interventi dovessero ricadere in quegli ammessi dal superbonus. Alle volte si parla anche di supersismabonus. La cosa da capire è che tutto dipende dagli interventi realizzati. Sicuramente spetta il 50% di bonus sulle spese sostenute se non si migliora la classe sismica degli immobili.
Ma se la classe sismica degli immobili migliora di un punto allora si otterrà il 70% e non più il 50%. Se invece gli interventi messi in campo riusciranno a migliorare di due punti la classe sismica degli immobili e allora questo bonus eroga addirittura l’80%. Ma bisogna anche tenere presente che le aliquote legate al sisma bonus 2023 aumentano ancora se oltre a migliorare la classe sismica dell’immobile si aumenta anche quella energetica.
Diventa molto conveniente
Per fare un esempio si può arrivare al 75 o anche all’85% di bonus se la miglioria è corposa sia dal punto di vista sismico che energetico. Proprio per questo si parla di supersismabonus. Il superbonus 2023 è stato ridotto al 90%, ma c’è un’eccezione particolarissima. È vero che il superbonus nel 2023 vale soltanto il 90% ma si arriva addirittura al 110% se l’immobile su cui si va ad operare è ubicato in una zona a rischio sismico.
Infatti in questo caso c’è la proroga del 110% fino addirittura al 2025. Ecco perché si parla di supersismabonus: perché se gli interventi del superbonus riguardano un immobile che si trovi in una zona che lo mette a rischio dal punto di vista sismico la favolosa aliquota del 110% viene non solo confermata per il presente anno 2023 ma confermata addirittura fino al 2025. Proprio per questo molti esperti del mondo dell’edilizia sostengono che il Sisma bonus attualmente sia uno dei più interessanti o forse più il più interessante tra i bonus casa messi in campo dal governo.