Assegno Unico, Reddito alimentare e di libertà, anche per il 2023 tanti aiuti concreti a sostegno dell’economia ma, soprattutto, della famiglia.
Assegno Unico e via via, a scendere tutti gli altri. La famiglia è sempre più l’architrave delle politiche sociali dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. La Legge di Bilancio 2023, approvata a fine dicembre 2022, ne è la piena conferma.
Ma i sostegni intendono raggiungere un po’ tutti i settori economici segnati da questa interminabile crisi e toccare la platea più vasta possibile di nuclei familiari a basso reddito che stanno pagando il prezzo più alto di questo momento di estrema difficoltà.
Questo attesissimo 2023 non poteva che proseguire sulla falsariga del 2022, almeno per quando riguarda la rotta politica – economica da seguire. Si prosegue cercando di aiutare, in varie forme, sia le imprese sia le famiglie che continuano a soffrire questa prolungata crisi economica che non dà segni di rallentamento. Tantomeno sul fronte bellico arrivano notizie incoraggianti che possano far presagire scenari di rallentamento degli scontri da qui a breve termine. E quindi si continua a navigare a vista, con la speranza che, da un momento altro, possa arrivare qualche buona notizia.
Pertanto i bonus e le altre misure di sostegno, saranno la caratteristica anche di questa prima parte del 2023. Un occhio al lavoro ed all’economia, ma il punto focale cui ruotano quasi tutti i principali sostegni del governo presieduto da Giorgia Meloni è la famiglia. L’Assegno Unico è la punta di diamante dei sostegni alle famiglie con figli e per il 2023 presenta importanti novità. Dal 1° gennaio infatti sono scattati aumenti, pari al 50%, per alcune categorie:
Inoltre sono state anche confermate e rese strutturali le maggiorazioni dell’Assegno Unico per ciascun figlio con disabilità a carico, senza alcun limite di età.
Altra misura di notevole importanza è quella riguardante la creazione del Fondo per la sperimentazione del Reddito Alimentare. 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni di euro per il 2024 sono le risorse a disposizione per una misura tesa combattere lo spreco e la povertà alimentare. L’attuale crisi economica ha ulteriormente aggravato una situazione già pesante dopo due anni di pandemia. Ad oggi gli italiani in povertà assoluta sono oltre 5 milioni e mezzo ed i numeri sono destinati, purtroppo, a crescere in fretta.
Sono invece 3 milioni coloro che si appoggiano alle mense o ricorrono ai pacchi alimentari dal momento che non possono permettersi di fare la spesa. Altre risorse sono state stanziate per il Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza e per il Piano nazionale d’azione contro la tratta ed il grave sfruttamento degli esseri umani. Tante iniziative con poche risorse a disposizione. In tempi di crisi come quella che stiamo attraversando la politica dei piccoli passi è sempre quella più consigliabile. In attesa di giorni migliori.
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