La speculazione è un fenomeno che esiste in ogni settore.
Chi riesce a speculare può guadagnare cifre altissime e quindi non deve stupire che la speculazione sul mercato dell’energia stia arricchendo molti soggetti. Il tema della speculazione sul mercato dell’energia è un tema molto caldo ma per le famiglie nel 2023 proprio l’azione di questi speculatori potrebbe restare il nemico principale.
Nel 2022 gli altissimi costi energetici sono stati una stangata tremenda per le famiglie e proprio gli ultimi dati forniti dall’istat dimostrano come tante famiglie siano in difficoltà. Ma nel 2023 che appena cominciato la situazione potrebbe essere anche peggiore.
Il fatto di aver fissato un tetto massimo al prezzo del gas secondo molti esperti non sposta sostanzialmente i termini della questione e chi voglia speculare sul gas o su qualsiasi altra materia prima energetica potrà continuare a farlo manipolando i prezzi e rendendo la vita impossibile alle famiglie e alle imprese.
Sono tanti soggetti che possono speculare sulle materie prime energetiche e bisogna anche rendersi conto che persino i cittadini comuni arrivano ad avere un peso su questa speculazione.
Infatti ci sono tanti comunissimi risparmiatori che acquistano strumenti che speculano sull’andamento delle materie prime non certo per rendere la vita difficile alle famiglie ma semplicemente nella speranza di poter guadagnare da un rialzo di queste materie prime. Ovviamente non sono questi “pesci piccoli” a determinare gli effetti più forti della speculazione ma questo può servirci a ricordare di quanto la speculazione sia un fenomeno vasto e potente e ci può permettere proprio di ricordare come la speculazione possa essere una forza pervasiva.
Se la speculazione continuerà a fare aumentare la bolletta dell’energia e del gas per le famiglie e per le imprese la situazione potrebbe diventare drammatica. Infatti nonostante tante belle parole non esiste nessun organismo sovranazionale che possa impedire alla speculazione di portare in alto i prezzi delle materie prime energetiche.
Se i produttori delle materie prime energetiche o gli speculatori che fanno da tramite nei loro scambi decidono di voler gonfiare i prezzi sia le famiglie ma addirittura gli stati possono fare ben poco concretamente per impedirlo.
Prima ci si è messa la chiusura dei rubinetti da parte di Putin e poi ci si sono messi anche le tensioni con il Quatar. Ma la verità è che a prescindere dal fornitore della materia prima energetica, bolle speculative sono sempre possibili e questo costituisce una delle peggiori minacce nell’anno appena iniziato.
Da tempo si discute di uno strumento per frenare gli speculatori e per proteggere i più poveri dalle loro trame, ma nella nostra società spiccatamente mercantilista ed individualista, temi del genere appaiono velleitari ed utopistici e dunque in casi del genere non ci sono protezioni.
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