Pensionati e Canone RAI. Con l’arrivo del nuovo anno ritorna in auge questo accostamento non molto amato dai pensionati stessi. Come liberarsi da questo fastidioso “inquilino”?
Gennaio. Lo si attende come il nemico con il quale dare vita ad un duello all’ultimo sangue. Perfino le persone più anziane, coloro a cui la vita ha mostrato tutte le sue facce, riescono a trovarlo insopportabile. Il Canone Rai riesce a “non farsi voler bene” nemmeno da loro.
I tempi sono maturi, però. E’ arrivato il momento del pagamento dell’imposta più indigesta. E ad ogni mese di gennaio, di ogni anno, la domanda si ripresenta nella sua formula ormai standardizzata, immutata ed immutabile: Possibile che non vi sia maniera per evitare questo pagamento?
Pensionati ed il Canone Rai, come separarli?
Nelle case degli italiani la sua fastidiosa presenza la si comincia ad avvertire ad ogni inizio d’anno. Non si vede, ma il solo pensiero inizia a provocare un leggero malumore. Ed è poi quando si accende la tv che la sua presenza si manifesta in maniera più invasiva ed insopportabile: il Canone Rai. Non c’è niente da fare. Non è mai riuscito ad entrare nelle simpatie degli italiani e non ci riuscirà mai.
Come il Bollo auto il Canone Rai è una tassa di possesso che va a toccare due delle passioni più grandi, maschili ma non soltanto, degli italiani. Eppure se per la stragrande maggioranza di loro non c’è nulla da fare, se non pagare l’odioso dazio, per alcuni di loro, pochi, vi è la concreta possibilità di evitare il saldo e tenersi in tasca i 90 euro richiesti. Che di questi tempi…
Proprio perché i tempi sono quelli che sono risparmiare sul Canone Rai si trasformerebbe nel più gradito dei bonus oltre a quelli erogati dallo Stato e dalle amministrazioni locali. Ma chi potrebbe evitare di pagare il Canone Rai?
I fortunati “evasori legali”
Alcune categorie di pensionati potrebbero evadere legalmente l’odiosa tassa, ma devono rispettare dei precisi requisiti:
- Aver compiuto 75 anni di età entro il termine per il pagamento del canone tv, ovvero il 31 gennaio ed il 31 luglio di ogni anno;
- oltre al coniuge, o soggetto unito civilmente, non vi devono essere altri familiari che percepiscono un reddito;
- possedere un reddito annuo che, unito al proprio coniuge, o soggetto unito civilmente, non sia superiore a 8 mila euro.
Per la valutazione del reddito occorre fare riferimento alla dichiarazione dell’anno precedente. Pertanto per l’esenzione riguardante il 2023, il riferimento fiscale è quello del 2022. La norma prevede che l’esenzione dal tributo può riguardare l’intero anno o soltanto la metà di esso. Riferimento fondamentale è la data di nascita. Qualora il 75esimo compleanno avvenga entro il 31 gennaio, l’esenzione sarà per l’intero anno, qualora, invece, si compia il 75esimo compleanno tra il 31 gennaio ed il 31 luglio, l’esonero varrà soltanto per il secondo semestre. Qualora l’esenzione riguardasse soltanto il secondo semestre si verserà la metà dell quota, ovvero 45 euro.
La richiesta di esonero dal pagamento del Canone Rai può avvenire con una delle seguenti modalità:
- Consegna presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate;
- tramite PEC, all’ indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it;
- plico raccomandato al seguente indirizzo: AGENZIA DELLE ENTRATE – DIREZIONE PROVINCIALE 1 DI TORINO – UFFICIO CANONE TV – Casella Postale 22 – 10121 TORINO