È decisamente importante fare attenzione ai bonifici che si fanno ma anche a quelli che si ricevono perché le conseguenze potrebbero essere pesantissime.
Il controllo del fisco su determinati bonifici e con determinate causali può essere veramente insidioso per i cittadini. Le nuove norme che emergono dalla legge ma soprattutto dalle ultime circolari dell’Agenzia delle entrate si concentrano in particolare sui trasferimenti di denaro tramite bonifici.
Innanzitutto c’è il provvedimento UIF del 25 agosto 2020 che disciplina un controllo molto puntuale per quello che riguarda i bonifici di un importo superiore ai €5000. Ma come vedremo non è soltanto questa la soglia attenzionata. Sostanzialmente quando si fa un bonifico sopra i €5000 le banche, la posta e le finanziarie o qualsiasi istituto di credito devono effettivamente verificare che questo trasferimento non contenga elementi di allarme.
Una soglia forte ma i controlli sono anche per cifre più basse
Quindi per un bonifico che vale più di €5000 potrebbe tranquillamente scattare il controllo del fisco. A quel punto sarà determinante capire che causale ha quel bonifico. Sostanzialmente il fisco per i bonifici di valore superiore ai 5.000€ ma come vedremo anche per quelli di valore inferiore a quella a questa cifra va a verificare tutta una serie di parametri. Innanzitutto va a verificare sia chi invia il danaro ma anche chi lo riceve.
Se i soggetti che inviano danaro o anche che ricevono danaro sono soggetti che vengono giudicati i sospetti ecco che il controllo potrà essere molto penetrante. Se per esempio si invia danaro semplicemente per fare un pagamento ad un imprenditore che è attenzionato dal fisco anche la nostra transazione potrà essere attenzionata dal fisco.
Si attenzionano tante cose
Magari si tratta di un bonifico fatto in totale buona fede ma il fisco in virtù del fatto che viene effettuato ad un soggetto attenzionato lo potrebbe comunque sia esaminare. Ma anche il soggetto che dispone il bonifico chiaramente può far scattare campanelli d’allarme per il fisco. Anche quando si tratta di operazioni che valgono meno di €5000 ma che magari sono ripetute nel tempo, il fisco potrebbe sospettare uno schema volto al riciclaggio di denaro sporco oppure all’evasione fiscale.
Infatti proprio i bonifici sono spesso utilizzati proprio da chi fa evasione fiscale o riciclaggio di denaro sporco per cercare di dare la parvenza di legittimità a delle somme che sono state incassate in nero oppure che sono state riciclate da attività illecite.
Un controllo penetrante
Quindi è vero che la soglia da evitare è quella dei €5000 ma è vero anche che il Fisco opera un controllo a 360 gradi in modo tale da riuscire ad intercettare anche quelle cifre che sono più basse di questa somma ma che appaiono comunque sia preordinate ad uno schema illecito.
Grazie alla superanagrafe dei conti correnti, il singolo bonifico viene analizzato unitamente a tutte le altre operazioni per capire se dietro si nasconda uno schema.