Modello ISEE, è partita da qualche giorno la corsa al rinnovo. Attenzione perché chi non effettua il rinnovo in tempo corre seri rischi. Quali?
Senza patente non puoi guidare l’automobile, senza l’ISEE non puoi richiedere alcun aiuto e non accedere ad alcun bonus. Il modello ISEE, ovvero l’indicatore della situazione economica equivalente, non può mancare tra i documenti più importanti da richiedere e conservare.
Ed è importante soprattutto in questo periodo in cui si avvicina velocemente il tempo dedicato al suo rinnovo. Ma chi deve rinnovarlo e chi invece no? E se non si rinnova a cosa si va incontro? Proviamo a dare risposta ad alcuni di questi quesiti cercando, nei limiti del possibile, di fare chiarezza.
Modello ISEE, la corsa al rinnovo
Quante volte lo abbiamo scritto, e voi letto, che il modello ISEE è diventato, in questo periodo di profonda crisi, una sorta di lasciapassare per accedere agli aiuti del governo centrale e delle amministrazioni locali. In tanti sono a conoscenza dell’importanza del modello ISEE e della necessità di rinnovarlo al più presto. Ma perché è diventata così importante questa dichiarazione? Perché nell’epoca dei bonus questo modello è lo strumento attraverso il quale viene “quantificato” l’importo della misura.
E’ partita, come detto, la corsa al rinnovo dell’ISEE per 5 milioni 330 mila famiglie che beneficiano dell’Assegno unico universale. Il governo presieduto da Giorgia Meloni ha già fatto sapere che nel corso del 2023 interverrà ulteriormente per rafforzare questa misura ma, al momento gli importi spettanti per ciascun nucleo familiare, per il 2023, saranno modulati proprio in base al modello ISEE. C’è tempo fino al 28 di febbraio per inoltrare la Dsu, ovvero la Dichiarazione sostitutiva unica, all’INPS ed ottenere l’aggiornamento.
Qualora l’indicatore non venga aggiornato entra tale data di scadenza, dalla mensilità di marzo verrà erogato soltanto l’importo minimo dell’assegno unico universale, pari a 50 euro per ciascun figlio. In quel caso se si aggiornerà il modello ISEE entro il 30 giugno si potranno ottenere anche gli arretrati rimodulati secondo l’avvenuto aggiornamento dal mese di marzo. Chi invece lo farà dopo, li riceverà rimodulati al momento in cui verrà presentata la Dsu.
Tra chi non deve rinnovare e chi non rinnova
Non dovranno presentare una nuova domanda, invece, coloro che già percepiscono l’assegno. Costoro riceveranno in automatico la nuova annualità che partirà a marzo 2023. Ci sono poi coloro che dovranno intervenire per modificare il modello ISEE poiché sono sopraggiunte delle variazioni che devono essere registrate, quali nascita di figli, variazione/inserimento della condizione di disabilità oppure il raggiungimento della maggiore età dei figli.
Tali modifiche andranno effettuate sempre entro la fine di febbraio, per vedere poi gli importi corretti già per l’inizio del nuovo anno, a marzo. Ma quali rischi corrono coloro che non rinnovano il modello ISEE? Ebbene no. Se non si possiede nessun modello ISEE non si va incontro a nessuna sanzione, per cui si può stare tranquilli. Certo è consigliabile averlo dal momento che, per qualsiasi motivo possa risultare necessario, basterà tirarlo fuori da un cassetto.
Il modello ISEE è sempre più importante e sempre più determinate per l’accesso e la fruizione di aiuti e sostegni. In questo periodo così difficile perdere importanti opportunità di natura economica soltanto perché non si è richiesto il modello ISEE o non lo si è aggiornato, sarebbe davvero un errore imperdonabile.