La pensione di reversibilità non spetta soltanto alla moglie o al marito superstite ma spetta anche ai figli e vediamo quali sono le regole aggiornate per quest’anno.
Quando un pensionato muore c’è la possibilità per i familiari superstiti di ereditarne la pensione. La pensione di reversibilità non è altro che il trasferimento della pensione del pensionato ormai purtroppo defunto alla moglie e ai figli. Di solito come unico beneficiario della pensione di reversibilità si pensa sempre alla moglie o al marito e dunque al coniuge.
Ma in realtà possono beneficiarne anche i fratelli e le sorelle i nipoti e i figli. In questo articolo vedremo che cosa succede ai figli di chi è pensionato e purtroppo viene a mancare. Quando la madre o il padre vengono a mancare sicuramente è un momento estremamente destabilizzante e logicamente il dolore anche il senso di smarrimento sono grandissimi.
Come funziona per i figli maggiorenni e minorenni
Ma ci sono vari requisiti che si devono possedere per poter ereditare la pensione della madre o del padre. La pensione di reversibilità innanzitutto può andare ai figli sia minorenni che maggiorenni. Tuttavia bisogna presentare domanda all’INPS nei tempi giusti perché altrimenti la pensione di reversibilità si perde.
I familiari superstiti alla morte del pensionato ereditano la pensione di reversibilità ma si parla di pensione di reversibilità qualora il defunto percepisse già la pensione di vecchiaia o la pensione anticipata o la pensione di invalidità. Invece si parla di pensione indiretta se la persona venuta a mancare non aveva ancora diritto alla pensione ma aveva già comunque maturato 15 anni di contributi oppure cinque anni di contributi nei quali tre maturati nei cinque anni precedenti alla morte.
Al coniuge ma anche ai figli
Quindi i superstiti possono avere diritto nel primo caso alla pensione di reversibilità mentre nel secondo caso possono avere diritto alla pensione indiretta. Come abbiamo detto di norma la pensione di reversibilità o la pensione di in diretta vanno al coniuge ma anche i figli hanno diritto e hanno diritto sia se sono naturali che adottivi che legalmente riconosciuti, eccetera.
Per i figli minorenni la pensione di reversibilità sicuramente spetta mentre per i figli maggiorenni spetta soltanto fino ai 21 anni se non lavorano e frequentano una scuola o l’università oppure anche oltre i 26 anni che studiano all’università ma non lavorano oppure spetta anche ai figli di qualsiasi età se sono inabili al lavoro.
Le percentuali e i termini
Quindi possiamo ben dire che la pensione di reversibilità o anche la pensione in diretta spetta ai figli che convivono col defunto e che risultano a carico di quest’ultimo e che per un motivo per l’altro non godono ancora di una indipendenza economica. I figli che ereditano la pensione del genitore è venuto a mancare erediteranno il 70% nel caso di un solo figlio oppure l’80% nel caso di due figli oppure il 100% nel caso di 3 o più figli.
La domanda può essere presentata a partire dal mese successivo a quello della morte ma trascorsi dieci anni dalla morte del familiare non si è più diritto a presentare la domanda. La domanda si può presentare direttamente all’INPS per via telematica oppure è possibile farlo tramite il CAF.