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Pioggia di pignoramenti sulle pensioni, come funziona e come puoi salvarti nel 2023

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Riccardo Magliano

Uno degli incubi più spaventosi che può avere un pensionato è quello del pignoramento della pensione. Nel 2023 ci potrebbero essere ancora pensioni pignorate per debiti e altre cause. Ecco come salvarsi quando le cose si fanno brutte e hai bisogno di quei soldi.

pensionato
limiti del pignoramento delle pensioni
ilovetrading.it

Ci sono molte cause che possono portare al pignoramento di una pensione. La più comune è quella dei debiti. Può accadere che si contraggano debiti con privati o con istituti di credito che non si sia in grado di restituirli in tempo. In quel momento si attiva la macchina della legge italiana, che può anche costringere le persone a restituire i soldi che deve contro la loro volontà. Il meccanismo si chiama pignoramento e può essere applicato sia su uno stipendio, sia su un conto corrente, sia su una pensione.

Nonostante questa sembri una strada senza uscita, la legge italiana deve tutelare anche chi ha contratto il debito e garantirgli una vita dignitosa. Questo è il motivo per cui il pignoramento può essere applicato solo fino a un certo punto e a nessuno può essere legalmente tolto tutto quello che ha. Inoltre c’è da precisare come il momento di forte crisi economica che stiamo vivendo abbia influito sulle decisioni rispetto ai pignoramenti. Con il Decreto Aiuti bis, emanato ad agosto 2022, il limite del pignoramento è stato rivisto, andando a modificare tutto l’impianto relativo nel codice di procedura civile.

Limiti al pignoramento, ecco a cosa appellarsi quando ci accade

La più importante modifica che il decreto aiuti bis ha portato al meccanismo dei pignoramenti delle pensioni c’è il limite della somma che può essere sottratta a una pensione. Questo tetto massimo è pari al doppio dell’assegno sociale INPS, che oggi ammonta a 1007,48 euro. Questa è la somma massima che può essere pignorata su una pensione. Questo perché, secondo lo stesso decreto, questo è il minimo vitale per un cittadino per condurre una vita dignitosa. Per questa ragione non può venirgli sottratto dalla pensione cifra tale che al cittadino rimarrebbe meno che questa somma con cui vivere. Questo indipendentemente dall’ammontare del debito contratto.

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limiti del pignoramento delle pensioni
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La cifra massima impignorabile è stata aumentata rispetto alla precedente versione, corrispondente a 1,5 volte l’assegno sociale INPS. Questo per far fronte ai forti incrementi delle spese per le bollette domestiche e per l’acquisto di prodotti e servizi. Al pensionato deve comunque essere garantito di poter pagare le spese necessarie all’andamento della propria vita o comunque di poter pagare una struttura che si prenda cura di lui.

L’opinione della Corte di Cassazione

Su questo tema si è espressa l’anno scorso anche la Corte di Cassazione. Nel corso di un processo in cui è coinvolto un pignoramento della pensione in seguito ad un sequestro. In quel caso il ricorrente si è rivolto alla Corte Suprema per richiedere l’applicazione dei limiti di non pignorabilità soltanto sulle somme che erano state corrisposte al pensionato dopo il provvedimento di sequestro dei depositi.

In quel caso la Cassazione si è espressa stabilendo che i limiti di pignorabilità della pensione devono essere applicati sia prima che dopo il provvedimento di sequestro.

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