Ultimamente la Banca Centrale Europea ha parlato chiaramente dicendo che un aumento degli stipendi in un momento del genere potrebbe essere problematico.
In varie occasioni la Banca Centrale Europea si è detta contraria all’ipotesi di un aumento degli stipendi ed è il caso di cercare di capire il perché. Stiamo attraversando un momento di elevatissima inflazione. Tutte le famiglie italiane stanno contraendo le uscite proprio perché le bollette, il cibo il mutuo e tutte le varie spese di casa sono aumentate in maniera veramente robusta.
Questo non deve stupire perché un’infrazione a 12% significa un esborso molto forte per le famiglie e quindi chiaramente le famiglie italiane così come tutte le altre famiglie europee chiedono a gran voce gli aumenti di stipendio. Un aumento degli stipendi e delle pensioni infatti, consente alle famiglie di poter compensare almeno in parte la perdita del potere di acquisto.
Quindi per una famiglia chiedere l’aumento di stipendio o della pensione non significa chiedere qualche cosa di ingiusto ma significa soltanto chiedere un ripristino di quel potere di acquisto che l’inflazione purtroppo ha portato via. Quindi se siamo tutti d’accordo sul fatto che un aumento di stipendio o di pensione sia assolutamente corretto con un’inflazione così alta è giusto chiedersi perché alla Banca Centrale Europea tutto questo non piaccia.
Il problema secondo la Banca Centrale Europea e anche secondo tanti economisti è che se si aumentano gli stipendi sostanzialmente si va a rinforzare l’inflazione. Cerchiamo di capire il perché. Quando c’è l’inflazione le famiglie e le aziende sono costrette a spendere di meno. Proprio per questo chi vende i prodotti non può aumentarne il prezzo più di tanto.
In concreto il macellaio che vende la carne (per fare un esempio pratico) quando c’è l’inflazione ne venderà di meno e di conseguenza sarà costretto a non aumentare i prezzi quanto vorrebbe e magari a soffrire un po’. Se invece si aumentano i salari la famiglia potrà continuare a comprare esattamente la quantità di carne che comprava prima e quindi il macellaio sarà libero di aumentare i prezzi della carne creando il classico cane che si morde la coda.
Quindi se l’inflazione è alta e gli stipendi la seguono, l’inflazione rischia di diventare sempre più alta perché chi vende i prodotti può continuare ad aumentare i prezzi virtualmente all’infinito. E’ una spiegazione un po’ semplicistica ma può aiutare a capire l’ostilità della Banca Centrale per l’aumento dei salari e delle pensioni.
Ovviamente la colpa dell’inflazione non è dei negozianti ma pensare al negoziante costretto a non poter aumentare i prezzi più di tanto perché ben pochi vanno a comprare da lui può dare un’idea abbastanza intuitiva e chiara del perché le banche centrali vorrebbero stipendi bassi che non consentissero ai prezzi di muoversi più di tanto.
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