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Flat tax: in realtà è una stangata per tanti, emergono veri numeri, paghi di più

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Salvatore Dimaggio

Si parla tanto di flat tax ma gli esperti la definiscono uno specchietto per le allodole e vediamo perché questa tassa piatta in realtà più che essere un vantaggio può essere uno svantaggio per tanti Italiani.

La cosiddetta imposta sostitutiva sul reddito imponibile al 15% per le piccole partite IVA è stata spinta dal governo di centrodestra come una grande vittoria per tutte le partite IVA italiane che così dovrebbero pagare molto di meno. Ma CGIA di Mestre ha pubblicato alcune considerazioni che spingono a guardare con occhi particolarmente attenti la flat tax.

Matteo Salvini
flat tax (I Love Trading)

In astratto la flat tax dovrebbe essere un grandissimo vantaggio per le partite IVA e tutte le partite IVA dovrebbero essere contente per questa tassa piatta. In realtà proprio CGiA di Mestre sottolinea come nel 2023 il lavoro autonomo in Italia sarà sempre più tassato. Infatti a partire proprio dal 2023 il governo italiano introduce la flat tax al 15%.

I veri numeri degli esperti dicono che tutta questa convenienza non c’è

In teoria con la flat tax al 15% tante partite IVA potranno risparmiare sulle tasse. Stando a quello che dice il governo, i piccoli imprenditori, i lavoratori autonomi e liberi professionisti potranno beneficiare della flat tax perché il limite è stato innalzato dai sessantacinquemila euro agli 85 mila euro.

Tra l’altro fonti molto vicine al governo stanno anche sostenendo che l’attuale limite degli 85 mila euro potrebbe addirittura essere innalzato fino a 100 mila euro. Grazie a questa innovazione effettivamente molte partite IVA potranno evitare di pagare l’Irpef al 43%, che è proprio lo scaglione d’imposta più elevato. Quindi il governo annuncia la flat tax come una grande vittoria per le partite IVA e soprattutto per le piccole partite IVA ma in realtà le cose non stanno proprio così.

Ecco perchè non è così conveniente come era stato detto

In molti casi in realtà la flat tax non sarà questa gran convenienza secondo CGIA di Mestre. Infatti secondo l’associazione degli artigiani la maggior parte delle partite IVA e quindi degli autonomi continuerà a pagare più tasse rispetto ai lavoratori dipendenti. Infatti gli esperti sottolineano che i vantaggi per le partite IVA ci saranno soltanto nella fascia di ricavi compresi tra i sessanta e i 65.000 euro.

Flat tax: è davvero conveniente?
Flat tax: è davvero conveniente? / I Love Trading

In sostanza l’estensione della flat tax non renderà il lavoro autonomo vantaggioso rispetto a quello dipendente. Infatti nelle simulazioni è emerso che le piccole partite IVA con ricavi o compensi annui tra 10.000 e 55 mila euro continueranno a pagare più tasse rispetto agli operai e gli impiegati. Tra l’altro gli esperti sottolineano che la platea dei nuovi potenziali beneficiari della flat tax è stimata in circa 140 mila lavoratori autonomi. Quindi ben pochi beneficeranno della novità e comunque sia anche questa novità tanto decantata dal nuovo governo in realtà non va effettivamente a rendere la pressione fiscale sulle partite IVA in linea con quella di cui godono operai e impiegati.

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